Sempre in primo piano la situazione finanziaria della sanit del Lazio con possibili ripercussioni, ovviamente, anche per quanto riguarda i livelli assistenziali del nostro comprensorio.Superato il rischio di un aumento delle addizionali Irpef ed Irap, resta ancora quello del commissariamento del settore da parte del Governo per lapplicazione delle condizioni previste dal cosiddetto piano di rientro del debito di oltre nove miliardi di euro accumulatosi quasi esclusivamente negli ultimi quindici anni. Almeno per ora la nomina di tale commissario sembra comunque accantonata. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con una lettera inviata al Presidente della Regione Piero Marrazzo ha infatti concesso 'unapertura di credito' agli amministratori laziali per l'applicazione delle misure previste per risanare il sistema sanitario regionale. Nella nota il Presidente del Consiglio si e' infatti limitato ad 'invitare' la Regione Lazio a centrare gli obiettivi del Piano di rientro dal deficit sanitario. L'ombra del commissariamento dunque si allontana fa sapere in una nota la stessa Regione. ''Sono tenuto - scrive il Premier Berlusconi - ad invitare la Regione Lazio ad adottare nei termini previsti dal medesimo decreto legge tutti gli atti normativi, amministrativi, organizzativi e gestionali che siano idonei a garantire il conseguimento degli obiettivi previsti nel Piano''. "Il riferimento esplicito e' al decreto legge 159/2007 sulla cui base nell'ottobre scorso era stata attivata la 'diffida' ad adottare gli 'atti necessari' per cogliere gli obiettivi di risanamento spiegano dalla Regione. La lettera, confermerebbe dunque la scelta di sospendere la procedura di commissariamento rinviando un successivo esame a quando sar verificata la piena operativit delle misure programmate per quest'anno". "In sostanza - conclude la nota della Regione - il presidente del Consiglio ci concede una finestra temporale per definire meglio le misure necessarie a cambiare il sistema sanit del Lazio e nello stesso tempo apre verso il Presidente Marrazzo una 'linea di credito' privilegiata, con la richiesta implicita per di un 'cambio di passo' per portare a compimento con maggiore incisivit l'opera di risanamento del sistema sanitario regionale gi avviata". Di parere diverso, per lopposizione regionale intervenuta sulla vicenda per voce, in particolare, del consigliere dei Socialisti Riformisti-Popolo delle Libert Donato Robilotta, secondo il quale "la lettera che Berlusconi ha inviato a Marrazzo conferma che il commissariamento della Regione e' vicino. Infatti la lettera interrompe i termini per l'aumento automatico dell'Irap e dell'irpef come chiesto dal governo Prodi, dopo che il neo Governo ha consentito alla Regione di coprire l'extradeficit di 125 milioni, con le maggiori entrate fiscali pari a 200 milioni. Ma apre la procedura di diffida ad applicare il piano di rientro, e dunque i tagli previsti, pena il commissariamento". "Questo perch l'extradeficit - ha spiegato il capogruppo dei Socialisti - e' stato coperto non dai tagli o dai risparmi, ma dal maggior introito del gettito fiscale; a dimostrazione che il piano di rientro sottoscritto dal governo non e' mai stato applicato. E' per questo motivo che la spesa aumenta; tanto che, nel 2007, il disavanzo del Lazio, di 1,7 miliardi, e' pari al 50 per cento dell'intero deficit di tutte le Regioni, che e' di 3,4 miliardi". "Non solo, ma i conti del 2008 sarebbero peggio del 2007 - ha proseguito Robilotta - e sarebbe gi previsto un extradeficit di circa 480 milioni che, aggiunto al disavanzo programmato di circa 520 milioni, raggiunge la cifra di 1 miliardo. Calcolando poi la copertura dell'aumento dell'irap e dell'irpef, pari a 800 milioni, e il fondino nazionale di 350 milioni, arriveremmo ad un disavanzo complessivo di 2 miliardi e 150 milioni. Marrazzo conclude il capogruppo dei Socialisti - si e' impegnato con il Governo a portare in Consiglio una delibera di riorganizzazione della rete ospedaliera, con il taglio vero dei posti letto e la chiusura degli ospedali. Vedremo se rispetter i patti o far come con Prodi, quando, incassati i soldi del Governo, si dimenticava poi dei tagli e deliberava di aprire nuovi ospedali o prometteva ai precari della sanit di assumerli tutti.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 09/06/2008 Ore 13:45