Prendendo spunto dall’attività dell’ormai nota commissione ispettiva d’accesso alla quale ha fra l’altro chiesto di essere ascoltato, l’esponente della lista civica “Fondi Viva” ricorda come già diverso tempo fa avesse denunciato la creazione in città “di un sistema sostanzialmente mafioso in cui i diritti dei cittadini diventano favori”. Ora punta invece l’attenzione sui rapporti che il Comune avrebbe con alcune società campane. “Ho chiesto tempo fa ed ottenuto solo parzialmente – spiega l’avvocato – documentazione riguardante diverse società gestite da persone sospette che devono soldi al Comune. Come queste anche diversi campeggi del litorale non hanno versato quanto dovuto”. Il consigliere Faiola chiama pertanto in causa in particolare l’Ufficio Tributi del Comune dove a suo parere “si possono vedere i trattamenti di serie A e quelli di serie B riservati dall’amministrazione a società e cittadini”. L’esponente di minoranza critica poi il ricorso al TAR presentato contro l’insediamento della Commissione prefettizia d’accesso “che – dice – non ha alcun senso”. Infine commenta la recente visita presso il Tribunale di Latina del senatore Fazzone che, come noto, nei giorni scorsi, ha alimentato varie polemiche finendo all’attenzione addirittura sia del Consiglio Superiore della Magistratura dove è giunto un documento della sezione pontina dell’Associazione Magistrati; sia della Camera dei Deputati dove è stata presentata un’interrogazione parlamentare dal Partito Democratico. “Si tratta dell’ennesima rappresentazione di un modo di fare purtroppo tipico a Fondi” ha affermato a riguardo Faiola, secondo il quale il coordinatore provinciale di Forza Italia “sta mettendo le mani avanti: nel caso in cui si giungesse al commissariamento del Comune ci si prepara insomma a addossare le colpe alla magistratura”.