Come già riferito ieri, il parlamentare del Popolo della Libertà sostiene di aver chiesto con estrema tranquillità notizie sui possibili sviluppi dell’inchiesta, in particolare per quanto riguarda la possibilità di concedere in uso la struttura fermo restando il sequestro, in maniera da evitare il licenziamento dei circa cinquanta dipendenti. La sua visita in tribunale ha però suscitato critiche di varia natura per un’asserita indebita ingerenza. La stessa sezione pontina dell’Associazione Magistrati, dopo una relazione stilata proprio dal Giudice Cario, martedì pomeriggio ha tenuto un’assemblea al termine della quale è stato stilato un documento inviato al Consiglio Superiore della Magistratura, alla Segreteria Nazionale dell’Associazione, al Procuratore generale e al Presidente della Corte d'Appello. Proprio il CSM dovrebbe discutere oggi della questione ed è probabile che promuova una specifica istruttoria per acquisire ulteriori elementi. Il caso potrebbe inoltre finire in Parlamento in considerazione di un’annunciata interrogazione da parte del Partito Democratico. Solidarietà al giudice Cario arriva intanto ufficialmente dalla sezione pontina dell'Associazione Magistrati, presieduta dal GIP Lucia Aielli e con segretario il PM Olimpia Monaco: «La sottosezione, preso atto della vicenda che ha visto coinvolto il dottor Cario e il senatore Fazzone, nell'esprimere piena solidarietà al collega, ha deliberato di informare ufficialmente dell'accaduto gli organi istituzionali» si legge in una brevissima nota diffusa ieri. “Ho ricevuto anch'io la visita del senatore e non è una novità visto che ricevo tutti. Non ci sono stati problemi e non sapevo che si fosse recato anche dal collega» si è limitato a dichiarare dal canto suo il Presidente del Tribunale, Bruno Raponi. Il quale ha comunque specificato di aver segnalato il caso alla Corte d'Appello di Roma che dovrà valutare il da farsi insieme, appunto, al Consiglio Superiore della Magistratura. Pur invitando a non montare un caso, lo stesso Raponi ha ribadito l’obbligo del rispetto della distinzione dei ruoli tra i vari organi dello Stato, ed ha difeso l’inchiesta sull’Holiday “che – ha detto – deve fare il suo corso senza se e senza ma”. Nessun commento ufficiale, invece, dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Latina, il cui presidente Giovanni Malinconico si è limitato a dire che la vicenda sarà esaminata nel corso della riunione prevista per martedì prossimo.