La presa di posizione del Comune di Fondi rispetto alla proposta di Piano Territoriale Paesistico Regionale viene criticata dal Partito Democratico cittadino.E' l'ennesimo scontro istituzionale voluto e cercato con motivazioni risibili ha dichiarato, in particolare, il coordinatore comunale del PD Bruno Fiore. Per tre mesi a partire dal 14 febbraio scorso, e dunque fino al 14 maggio prossimo, il Piano ha spiegato Fiore - depositato presso tutti i Comuni e le Province del Lazio per la pubblica visione e per presentare le cosiddette osservazioni di cittadini, enti ed associazioni che non condividono alcuni suoi aspetti. Il Piano prosegue il coordinatore fondano dei democratici - ha tra le sue finalit il riconoscimento del paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita della collettivit e ne promuove la fruizione informandosi a principi e metodi che assicurino il concorso degli enti locali e l'autonomo apporto delle formazioni sociali, sulla base del principio di sussidiariet. Il procedimento della sua elaborazione ha garantito la partecipazione attiva degli enti locali, attraverso la possibilit di proposte di modifica. A tal fine si sono tenuti incontri presso tutti i capoluoghi di Provincia. Davanti ad un procedimento amministrativo che ha garantito la massima trasparenza e partecipazione, appare pertanto del tutto strumentale e sterile dice sempre Fiore - la polemica che la Giunta Parisella tenta di mettere in piedi contro un atto importante per la tutela del territorio proposto dalla Giunta regionale. Il Partito Democratico evidenzia a tal proposito che il Piano proposto era ed suscettibile di tutte le modifiche, che possono essere avanzate in primis dai Comuni, perch entro il 14 maggio si possono presentare tutte le osservazioni. Nei successivi trenta giorni i Comuni raccoglieranno tali osservazioni e, unitamente ad una relazione istruttoria, le invieranno alla struttura regionale competente. Entro i successivi due mesi la Regione predispone la relazione istruttoria del Piano Territoriale, contenente anche le contro-deduzioni alle osservazioni, e la sottopone all'approvazione del Consiglio regionale. Il problema della Giunta Parisella conclude il coordinatore del PD fondano - che qualsiasi strumento messo in atto per salvaguardare l'interesse collettivo, in questo caso rappresentato dal paesaggio, diventa non motore di sviluppo sostenibile, ma un "vincolo che rischia di compromettere l'attuazione dei progetti comunali in corso e la stessa realizzazione della Marina di Fondi". Da questa semplice affermazione si capisce bene che la Giunta regionale con l'adozione del PTPR, non avrebbe violato l'autonomia del Comune di Fondi e di tutti i Comuni e Province del Lazio, ma si messa di traverso ai progetti faraonici e di "sviluppo urbanistico" di tutta la zona a mare del nostro Comune. Questo il vero problema: non la mancanza di democrazia, ma l'aver messo in pericolo il progetto di cementificazione che lamministrazione comunale ha del nostro territorio. Una storia che si ripete dopo le analoghe contestazioni allistituzione del Monumento Naturale del Lago di Fondi e alla proposta di istituzione del Parco Regionale dei Monti Ausoni.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 09/05/2008 Ore 12:34