Una miscela esplosiva i cui ingredienti erano l’estro estemporaneo di un gran batterista, la gioiosa verve esecutiva di un altrettanto valido pianista e l’incredibile abilità di un contrabbassista; un tris che seguiva e assecondava armonicamente le contagiose note del sax. Stiamo parlando di Nicola Angelucci, Claudio Filippini, Marco Loddo e Paolo Recchia, rispettivamente alla batteria, al piano, al contrabbasso e al sax. L’ambiente raccolto ed un ristretto pubblico (che del resto il locale esige) di intenditori ed amanti della buona musica hanno infine dato il tocco di grazie alla serata. Il merito del successo va forse cercato nella musicalità e nella grande intensità di tutti e quattro i musicisti che suonano insieme da appena 4 anni ma che sono ormai in totale sintonia. L’abilità esecutoria del quartetto era evidente anche ad un non intenditore, bastava una minima variazione di tempo, una nota sfalsata di uno dei tre, che la musica del gruppo si riallineava istantaneamente in una nuova esaltante direzione. E soprattutto, ciò che è emerso, è che i quattro sono accomunati da una vena lirica che non li abbandona mai e che scorre sempre nella loro musica, sia nei momenti più delicati e languidi, sia in quelli più aggressivi e sferzanti. Indiscusso il riferimento a John Coltrane che si coglie in modo implicito nello stile energico e accattivante del gruppo, ma che in realtà i 4 hanno esplicitato con riarrangiamenti di pezzi del noto artista come “Moments Notice” e “Central Park West”. Tutto questo e molto altro è “introducing Paolo Recchia”, un prodotto discografico uscito per l’etichetta via Veneto Jazz di Matteo Pagano e distribuito dalla Emi Music. Il disco è stato registrato a Roma presso la Diapason Recording Studio e vede la collaborazione di Dado Moroni, pianista jazz tra i più richiesti in Europa e in America, “interpretato” nella serata di presentazione del prodotto da Claudio Filippini.