Ennesima contrapposizione tra il Comune di Fondi amministrato dal centrodestra e la Regione Lazio governata dal centrosinistra.Oggetto dellultima controversia in ordine di tempo il cosiddetto Piano Territoriale Paesistico Regionale contro la cui adozione votata dalla Giunta presieduta da Piero Marrazzo lamministrazione fondana ha deciso di ricorrere addirittura al Tribunale Amministrativo Regionale per chiederne lannullamento. Siamo alle solite hanno dichiarato il Sindaco Luigi Parisella e lassessore allUrbanistica Salvatore De Meo visto che la Giunta regionale ancora una volta se ne infischia della normativa vigente e assoggetta il territorio fondano a vincoli indiscriminati in virt del nuovo piano paesistico, adottato con atto deliberativo del 21 dicembre scorso in assenza della obbligata consultazione con gli enti locali e con tutti i soggetti interessati. E doveroso evidenziare - proseguono Parisella e De Meo che proprio la legge regionale n. 24 del 1998, allart. 23 prevede che la struttura regionale competente in materia di pianificazione paesistica debba procedere alla redazione del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) sulla base delle consultazioni con gli enti locali e gli altri enti pubblici interessati. Pertanto, la fase istruttoria precedente alladozione deve vedere obbligatoriamente coinvolti gli enti locali. Inoltre, estesi, ingiustificati e dannosi sono i vincoli imposti al nostro territorio dal suddetto piano, fino ad includere erroneamente il Canale Pedemontano della piana di Fondi tra i canali delle bonifiche agrarie e quindi prevedendone una inedificabilit per una fascia di 150 metri, ignorando che tale opera in realt un canale artificiale realizzato dalla Cassa per il Mezzogiorno dopo la fine del secondo conflitto mondiale, per cui non rientra assolutamente nel vincolo e nella fattispecie richiamata. Gli strumenti urbanistici in corso, il progetto di sviluppo della Marina di Fondi, rischiano di essere irreversibilmente compromessi dal citato piano paesistico che va ad incidere pesantemente su gran parte del territorio comunale, sul quale gi sono imposti ulteriori vincoli di tutela. Occorre evidenziare che il Comune di Fondi condivide ladozione di un moderno piano paesistico in grado di salvaguardare e valorizzare il territorio. Ed proprio in tale direzione che si in questi anni contraddistinto recuperando ampi tratti della duna costiera dallabusivismo (circa 250 demolizioni effettuate); con progetti di rinaturazione, di riqualificazione igienica e urbanistica della fascia costiera. Ma il piano paesistico adottato dalla Giunta Marrazzo marcia su tuttaltro versante, escludendo di fatto i comuni dallobbligato coinvolgimento fin dalla fase istruttoria e penalizzando il territorio con un approccio vincolistico, proibitivo di un razionale sviluppo, in grado di elevarne le potenzialit di interesse turistico, culturale, socio-economico. Gran parte delle stesse attivit agricole, commerciali e artigianali si vedrebbero precluse utili possibilit di ammodernamento, di potenziamento, con evidente riscontro sulle gi difficili condizioni economiche in atto. In sostanza, il Comune di Fondi completamente esautorato nella sua potest di regolamentazione e disciplina del territorio, fino alla definitiva approvazione del piano paesistico regionale, redatto, peraltro, con approssimazione, facendo ricorso ad una cartografia territoriale di circa dieci anni. Ci configura una gravissima carenza istruttoria da parte del comitato tecnico che ha redatto il PTPR. Altro elemento che contribuisce a suscitare perplessit e seri interrogativi lo strano percorso seguito dalla Giunta Regionale, che ha sovrapposto atti deliberativi, tra loro contraddittori, ed iter procedurali relativi ai termini di presentazione delle osservazioni. Sulla base delle motivazioni indicate e considerato altres ulteriori violazioni di legge che hanno caratterizzato la redazione e ladozione del PTPR da parte della Giunta regionale del Lazio, il Comune di Fondi ha deciso dunque sul piano amministrativo di adire il TAR di Latina, per chiedere lannullamento, previa sospensiva, degli atti deliberativi e di tutti gli atti connessi e conseguenti riferiti al citato Piano. Sulle osservazioni che il Comune dovr presentare a tale documento regionale, lintento dellamministrazione quello di investire di tale problema la relativa commissione consiliare e sensibilizzare contemporaneamente la cittadinanza con apposite iniziative pubbliche su questa ulteriore azione di forza e di arroganza che la Regione Lazio sta attuando ai danni degli enti locali e quindi anche del nostro Comune.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 02/05/2008 Ore 13:12