Proseguono nel massimo riserbo le indagini dei Carabinieri sulla preoccupante sparatoria verificatasi marted sera a Lenola.I militari della compagnia di Gaeta e della locale stazione sono impegnati in particolare nel tentativo di ritrovare lauto e le armi che sarebbero state utilizzate dai due giovani finiti in carcere con laccusa di tentato omicidio oltre che di detenzione e porto illegittimi, appunto, di armi. Si tratta di un pregiudicato di 26 anni ed di un 25enne con precedenti di polizia, fratello della convivente del primo, che oggi sono intanto attesi dalludienza di convalida davanti al Giudice per le indagini preliminari Tiziana Coccoluto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, mentre percorrevano via Vignole a bordo di una Ford Focus, i due fermati hanno urtato frontalmente unAudi A3 con a bordo due fratelli gemelli, anche loro di Lenola e con qualche precedente di polizia. Dopo limpatto tra le vetture, i primi due sono scesi dallautomobile e, dopo aver inveito contro i passeggeri dellAudi, si sono armati rispettivamente di una pistola e di un fucile da caccia illegalmente detenuti, esplodendo alcuni colpi allindirizzo dei due gemelli, che riuscivano a mettersi in salvo fuggendo a piedi nelle campagne circostanti. I due fratelli non sono stati feriti mentre i colpi darma da fuoco hanno raggiunto, frantumandolo, il vetro posteriore della loro auto. I presunti aggressori si sono poi allontanati ma grazie al ritrovamento della targa della Focus staccatasi a causa dellimpatto, sono stati successivamente rintracciati a San Giovanni Incarico dai militari della locale Stazione, nei pressi dellabitazione del padre del 25enne. Comparsi davanti al sostituto procuratore Luigia Spinelli con il loro avvocato Giulio Mastrobattista, i due avrebbero per negato ogni addebito. Tra laltro avrebbero sostenuto di trovarsi altrove al momento della sparatoria e di non possedere armi da fuoco. Tesi che confermeranno probabilmente anche davanti al GIP.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 18/04/2008 Ore 13:11