Diversamente da quanto risultava secondo indiscrezioni circolate insistentemente nei giorni scorsi, il Tribunale Amministrativo Regionale, che si pronuncerà nel merito il prossimo 16 giugno, non ha infatti concesso la sospensiva dopo la presentazione di un ricorso da parte dell’ex sindaco Francesco Paolo Zannella che, come ormai noto, è stato dichiarato decaduto un paio di mesi fa dal Prefetto di Latina in quanto condannato nel 2006 per falso ideologico e dunque ineleggibile. Ne è scaturito lo scioglimento anticipato del consiglio comunale ad appena un anno di distanza dalle precedenti elezioni. Il relativo decreto del Presidente della Repubblica Napolitano, firmato su proposta del Ministero degli Interni, era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 febbraio scorso. Come riferito nelle precedenti edizioni del nostro tg, sono tre i candidati alla carica di primo cittadino del cosiddetto Paese della Longevità. Il primo, sostenuto dalla lista civica «Voglia di futuro per Campodimele», è Rocco Zannella, professore di lettere, politico di lungo corso ex PCI e poi DS e già sindaco negli anni Ottanta. Il secondo, sostenuto da “I giovani di Campodimele”, è Roberto Zannella, funzionario dell’agenzia delle entrate e fratello proprio del precedente sindaco. Il terzo è Alfio Grillo, un catanese da tempo residente ad Aprilia, appoggiato dal partito dei «Monarchici uniti». Un sodalizio presentatosi alle amministrative davvero inaspettatamente, grazie alla legge che facilita la presentazione delle liste nei Comuni al di sotto dei mille abitanti.