Ennesima operazione anti-abusivismo edilizio ad Itri dove, dallinizio dellanno, i Carabinieri hanno sequestrato circa trenta immobili per un valore complessivo di quasi quattro milioni di euro.
Questa volta i militari comandati dal maresciallo Rosario Amato hanno denunciato alla Procura, per costruzione edilizia in totale difformit dalla relativa concessione e variazione ubicativa, un 52enne del posto, amministratore unico di una societ immobiliare. Luomo, su un terreno situato in localit Calabretto, nel tratto compreso tra il centro urbano e la stazione ferroviaria, ha realizzato un villino su due livelli, aumentando considerevolmente la volumetria del fabbricato rispetto a quella prevista dalla concessione edilizia. Il fabbricato, del valore commerciale di oltre mezzo milione di euro, stato ovviamente sequestrato. Nellambito della stessa operazione i Carabinieri hanno denunciato, per truffa ai danni della Pubblica Amministrazione e falsit materiale commessa da privato in atti pubblici, anche un 29enne sempre di Itri. Si tratta dellex amministratore unico della stessa societ immobiliare, poi ceduta al 52enne, che, per ottenere lautorizzazione in sanatoria, nel dicembre 2004 ha prodotto e consegnato allUfficio Tecnico Comunale una richiesta di condono edilizio relativa al manufatto, attestando con dichiarazioni mendaci di avere realizzato il villino in data precedente al marzo 2003. I lavori abusivi, in pratica, sono iniziati dopo la presentazione dellistanza di condono. Proprio relativamente a questa pratica illegale, nei giorni scorsi si era registrata la clamorosa denuncia politica del consigliere comunale Paolo Stamegna, indipendente del centrodestra e delegato alle grandi opere. Come riferito nelle precedenti edizioni del nostro tg, nel corso dellultimo consiglio Comunale Stamegna ha infatti dichiarato che in Comune esistono circa trecento domande di condono edilizio senza le foto dellabuso che si chiede di sanare. Con questa tecnica - ha evidenziato il consigliere - gli abusivi hanno chiesto di condonare nel 2004 opere realizzate successivamente e "comunque spaventosamente superiori per volumetria alla irregolarit di cui ci si auto-accusava in tempi utili per ottenere la sanatoria ma penalmente falsi per mendace dichiarazione, in quanto gli illeciti edilizi venivano realizzati posteriormente alla data della richiesta di condono".
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a cura di La Redazione
pubblicato il 04/04/2008 Ore 17:31