L'assessore Valentini rassicura circa la salubrit del territorio laziale, non infatti stata rilevata alcuna traccia di diossina in allevamenti.
Non c traccia di diossina nei nostri animali. Tutti i controlli fatti dallIstituto Zooprofilattico negli ultimi due anni sono risultati negativi e attestano la salubrit del territorio laziale. Ha esordito cos lassessore regionale Daniela Valentini al Tavolo con i produttori, le associazioni di categoria, sindaci e rappresentanti istituzionali di alcuni dei 39 comuni laziali dove si allevano le bufale. Proprio per tutelare il nostro prodotto che, ribadisco, esente da alcuna contaminazione ha proseguito la Valentini credo sia necessaria la creazione di un marchio di qualit che permetta di distinguere il latte prodotto sul nostro territorio da quello proveniente da altre regioni o, addirittura, Paesi dellEst. Il marchio garantir sia la qualit dei nostri prodotti che la loro tracciabilit. Sono 800 gli allevamenti di bufala e 50 mila i capi presenti sul territorio regionale. Di questi 20 mila si trovano nella provincia di Frosinone che, insieme a Latina, produce la quasi totalit dei 400-500 mila quintali di latte del Lazio, pari al 20% della produzione nazionale. E importante tutelare la salubrit di questo prodotto di eccellenza ha proseguito la Valentini evitando che la crisi che purtroppo sta coinvolgendo il settore lattiero-caseario possa travolgere anche il latte di bufala. Il marchio permetter di garantire anche la mozzarella campana prodotta con il latte laziale. Il 90% del latte regionale, infatti, viene esportato in Campania, regione dove si produce l80% del prodotto nazionale.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 28/03/2008 Ore 13:29