Il rischio che i numerosi allevamenti di bufale della nostra zona, così come le aziende di lavorazione dei prodotti caseari, possano avere a che fare con la diossina è però ritenuto praticamente nullo da Tiziana Zottola, dirigente veterinario provinciale dell’Istituto Zooprofilattico interregionale. “La diossina si sprigiona dalla combustione di plastica e alluminio; ed escludo che questo accada sul nostro territorio” ha spiegato la dottoressa, secondo cui bisognerebbe invece preoccuparsi di verificare “se i nostri caseifici acquistino latte proveniente dalla Campania”. Ma, almeno per ora, non sembra esserci tale rischio visto che “è sempre avvenuto il contrario. E cioè che i produttori campani comprassero il latte dagli allevatori di Fondi e del comprensorio”. Se i caseifici del casertano sono in crisi, è possibile insomma che, pur di continuare a produrre la rinomata mozzarella campana in un momento così difficile, decidano di acquistarlo proprio dagli allevatori pontini.