Ancora sui quattro arresti per usura con modalit mafiose, ieri infatti uno dei quattro arrestati, il 39enne che attualmente si trova nel carcere di Pesaro, stato ascoltato dal gip presso il tribunale della citt stessa su rogatoria del collega di Roma, Cecilia di Emma.L'interrogatorio, durato poco pi di un quarto d'ora, ha tuttavia ricalcato le orme del precedente reso dall'arrestato al gip di Latina Lucia Aielli, ovvero ha ribadito di aver avuto con il 72enne originario di Reggio Calabria anche lui arrestato, semplici rapporti di natura professionale e quindi leciti. Entrambi, assistiti dall'avvocato Basile, compariranno domani davanti al tribunale del riesame, i due tuttavia resteranno in carcere in quanto lo scorso luned, il gip di Roma, Cecilia di Emma, ha notificato loro e agli altri due arrestati altrettante nuove ordinanze di custodia cautelare. Ai domiciliari quindi solo uno dei tre il 48enne imprenditore edile, gli altri restano in carcere, una sorta di conferma di quanto era stato deciso dal gip di Latina Lucia Aielli. Intanto emerge un aspetto della questione finora rimasto all'oscuro, secondo quanto detto dall'avvocato Giulio Mastrobattista che difende uno dei quattro arrestati, il 37enne, sempre fondano, ex direttore di un supermercato, le intercettazioni sarebbero inutilizzabili in quanto si ricondurrebbero ad un altro procedimento penale aperto nel 2006 per reati diversi. L'indagine farebbe riferimento ad un procedimento a carico di alcuni politici di Fondi per abuso di ufficio e corruzione con l'aggravante mafiosa. Secondo questa teoria quindi gli inquirenti della Dda sarebbero arrivati all'usura con l'ausilio di intercettazioni nate per smascherare presunti abusi di ufficio e corruzione.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 06/03/2008 Ore 14:08