Dopo i quattro arresti per usura aggravata da modalit mafiose effettuati due settimane fa, si sono infatti registrate le prime dichiarazioni pubbliche dei due procuratori della DDA titolari dellinchiesta, Diana De Martino e Francesco Curcio.Giunti a Latina per sostenere laccusa nel processo che vede imputati per omicidio, estorsione e attentati dinamitardi una decina di presunti camorristi arrestati nel luglio scorso dai Carabinieri nellambito di unimponente operazione relativa a fatti avvenuti alla fine degli anni novanta a cavallo tra la provincia pontina e quella di Caserta, i due magistrati hanno risposto ad alcune domande dei cronisti relativamente proprio alla situazione di Fondi. Lindagine in pieno sviluppo e non manca certo il materiale su cui indagare ha detto per esempio la dottoressa De Martino, aggiungendo che inutile nascondere che ci sono situazioni strutturalmente radicate nel territorio che vanno contrastate in modo adeguato. In questo territorio ha aggiunto dal canto suo il dottor Curcio esistono organizzazioni criminali simili a quelle di stampo camorristico e mafioso. Nonostante il prevedibile riserbo sui dettagli dellinchiesta che sta riguardando Fondi e pur non fornendo conferme circostanziate, i due magistrati hanno fatto poi intendere che, oltre a quelle di corruzione e abuso dufficio, non si pu escludere nemmeno lipotesi di reato del voto di scambio. C unindagine in corso ed in pieno sviluppo si sono, per lesattezza, limitati a dire. In attesa di possibili nuovi sviluppi e dei passaggi procedurali della specifica inchiesta sulla presunta usura mafiosa - di cui si attende in particolare la discussione, prevista per luned prossimo, del ricorso presentato al Riesame da parte degli indagati - continua intanto il lavoro della Commissione daccesso, lorganismo nominato dal Prefetto di Latina su delega del Ministro dellInterno che, come ormai noto, entro la met di maggio dovr stabilire se esistono o meno atti del Comune di Fondi condizionati dalla criminalit organizzata. Ieri mattina i cinque commissari sarebbero tornati a Palazzo San Francesco per acquisire presumibilmente altri documenti. Massimo il riserbo sulla loro attivit; anche se sembra praticamente certo che nei giorni scorsi hanno preso visione dellelenco dei dipendenti e dei funzionari comunali, compresi i convenzionati esterni. Nessuna conferma ufficiale sulloggetto specifico delle prime verifiche, ma pare pi che probabile che sotto la lente di ingrandimento sono finite, o sono in ogni caso destinate a finire, le procedure di affidamento di alcuni lavori. Voci ufficiose parlano intanto di imminenti avvisi di garanzia. Ma anche relativamente a ci non possibile, almeno finora, raccogliere conferme ufficiali sia rispetto agli eventuali destinatari sia relativamente alle possibili ipotesi di reato a loro carico.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 27/02/2008 Ore 14:23