Appalti finiti nel mirino della Commissione prefettizia daccesso e accertamento: si registra la decisa presa di posizione del Comune di Fondi con particolare riferimento alla gara per la rinaturazione di un tratto di duna di Tumulito.Nel groviglio delle dichiarazioni, delle ipotesi, degli indizi, delle allusioni che in questi giorni circolano in citt si legge in una nota di Palazzo San Francesco - si aggiungono anche notizie e informazioni di stampa fondate su semplici supposizioni, in assenza di qualsiasi doveroso obbligo di verifica, destinate ad alimentare disorientamento e stravolgimento dei fatti e, nella fattispecie concreta, a ledere loperato e limmagine dellamministrazione comunale. C per esempio da rimanere esterrefatti hanno dichiarato il Sindaco Luigi Parisella e il Dirigente della Ripartizione Lavori Pubblici e Ambiente, Ingegner Gianfranco Mariorenzi - di fronte alla notizia riportata da un noto quotidiano provinciale, il cui sottotitolo parla di riflettori sullappalto finalizzato alla rinaturazione di Tumulito con indagine della Finanza su una ditta di Potenza. Larticolo, con riferimento ad un esposto presentato, d rilievo sullintera pagina alla notizia secondo cui lintervento di rinaturazione da un milione e 80mila euro, finanziato dalla Regione Lazio, sarebbe stato aggiudicato attraverso una gara che si sarebbe svolta a trattativa privata e, forse, con un unico partecipante. Il tutto si sarebbe svolto nel maggio 2005, durante il primo mandato della giunta Parisella, violando cosi la normativa europea in base a cui per gli appalti superiori ai 200mila euro obbligatoria lasta pubblica. Se lautore dellarticolo avesse avuto il buonsenso di verificare la notizia contenuta in tale esposto, attraverso un semplice contatto con la ripartizione comunale competente, si sarebbe reso conto della assoluta inattendibilit e falsit della stessa sostengono dal Comune. Infatti ha affermato lo stesso ingegner Mariorenzi - il progetto di rinaturazione della duna litoranea di Fondi primo lotto funzionale, stato aggiudicato, come risulta dal verbale redatto il 17 maggio 2005, attraverso unasta pubblica a cui sono risultate ammesse ben cinquantasette imprese; e lofferta pi favorevole stata quella della Societ Consortile a responsabilit limitata ITALIMPRESE che ha presentato un ribatto di poco inferiore al 27 per cento. Emerge pertanto concludono il sindaco e il dirigente dei lavori pubblici - la piena legittimit della procedura osservata da parte dellamministrazione comunale e, con essa, la totale falsit e inattendibilit di un esposto, a cui viene data dignit di pubblicazione da parte di un quotidiano, diffondendo in tal modo una negativa percezione delloperato amministrativo.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 21/02/2008 Ore 13:52