Tiene banco ancora la clamorosa operazione Damasco, il blitz effettuato la settimana scorsa a Fondi dai Carabinieri del comando provinciale di Latina che, nellambito di uninchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e della Procura pontina, ha portato, come ormai noto, al fermo di quattro persone accusate di aver praticato usura, con laggravante delle modalit mafiose.Dopo la convalida del fermo decisa venerd solo per il 39enne titolare di unagenzia immobiliare da parte del GIP Lucia Aielli, che ha comunque disposto unordinanza di custodia cautelare in carcere sia per lui che per il 72enne ex imprenditore ortofrutticolo e per il 37enne commerciante, concedendo invece i domiciliari al quarto indagato, il 48enne imprenditore edile; ora non si escludono ulteriori sviluppi dellinchiesta che potrebbero essere tanto imminenti quanto clamorosi. Secondo quanto si appreso, nel fascicolo delloperazione si farebbe infatti riferimento anche ad altre due ipotesi di reato: quelle di abuso dufficio e addirittura corruzione. Questo significa quasi sicuramente che gli accertamenti degli inquirenti riguardano anche uno o pi pubblici ufficiali, vale a dire almeno un amministratore, un dirigente o un dipendente comunale. E nel fascicolo dinchiesta potrebbe finire anche qualche funzionario di banca che avrebbe chiuso un occhio sui movimenti di assegni e cambiali della presunta organizzazione dedita allusura, il cui giro daffari stato quantificato intorno ai due milioni di euro. Intanto scontato il ricorso al Tribunale del Riesame da parte delle quattro persone indagate, che nel corso degli interrogatori di garanzia hanno negato ogni addebito, dicendosi estranei ai fatti contestati e attribuendo i consistenti movimenti finanziari oggetto dindagine a legittime attivit commerciali ed imprenditoriali. Gli avvocati chiederanno la remissione in libert e, solo in subordine, una misura meno afflittiva della custodia cautelare in carcere. Listanza al Riesame consentir in ogni caso alle difese di prendere visione dellintero fascicolo dal quale le posizioni dei quattro sono state stralciate. Per sostenere il provvedimento di fermo a loro carico, gli inquirenti si sono infatti limitati a mettere nero su bianco lo stretto necessario, quanto poteva bastare a loro avviso per ottenere una convalida e unordinanza di custodia dal Giudice per le indagini preliminari. Ma i fatti contestati ai presunti usurai potrebbero andare oltre quanto contenuto nella disposizione di fermo e, come detto, il materiale raccolto in diversi mesi di indagini porterebbe anche alle ipotesi di abuso dufficio e addirittura corruzione, con il possibile coinvolgimento, dunque, di pubblici ufficiali. Elementi che potrebbero risultare ovviamente utili e connessi anche allattivit della Commissione di accesso istituita dal Prefetto e insediatasi circa una settimana fa presso il Comune di Fondi proprio per verificare il possibile condizionamento dellattivit amministrativa da parte di soggetti direttamente o indirettamente collegati alla criminalit organizzata.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 18/02/2008 Ore 14:10