Rifondazione regionale e provinciale intervengono sul pericolo infiltrazioni malavitose sul territorio all'indomani dell'operazione Damasco."I fermi effettuati a Fondi dai carabinieri del comando provinciale di Latina su delega della direzione distrettuale antimafia confermano la gravi infiltrazioni mafiose che inquinano il sistema imprenditoriale e amministrativo del sud pontino". Lo afferma in una nota Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra al Consiglio regionale del Lazio. "E' fondamentale - spiega Fontana - che la Regione Lazio elabori, accanto alla nuova legge sugli appalti, un piano di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose nel sistema economico e imprenditoriale del Lazio. In particolare occorre agire sulla gestione del sistema degli appalti, sull'urbanistica e su tutto ci che riguarda il ciclo del cemento, che rappresenta molto spesso il cardine per favorire il riciclaggio di denaro sporco proveniente dagli affari della malavita organizzata".
"Istituzioni, associazioni imprenditoriali di categoria e societ civile - conclude Fontana - devono stringere un patto per la legalit nel sud pontino affinch si faccia fronte comune per contrastare l'infiltrazione mafiosa. Siamo pronti a sostenere tutte le iniziative che assumono la legalit come priorit assoluta per garantire in questi territori una vita democratica e civile". E' necessario sottolinea anche il capogruppo regionale di Rifondazione Comunista Ivano Peduzzi - che la classe politica e le istituzioni diano massima attenzione al fenomeno del radicamento delle mafie nel territorio regionale, in particolare nel basso Lazio e chiederemo con la massima urgenza la convocazione di un Consiglio regionale straordinario sull'argomento". "E' la terza volta - ricorda l'esponente del Prc - in poco meno di due anni e mezzo, che nella nostra regione viene insediata una commissione di accesso". Peduzzi ricorda inoltre che "dopo Nettuno nel 2005 (il cui Consiglio comunale fu sciolto per accertato condizionamento da parte della criminalit organizzata) e ad Ardea nel 2006, ora la volta di Fondi, la quale ricade in un territorio da lungo tempo interessato da pericolose infiltrazioni della criminalit organizzata. Siamo quindi in presenza di un fenomeno vasto, ben radicato, ormai allarmante che impone un esame attento sulla gestione del territorio del basso Lazio, in particolare nelle zone di Fondi, Minturno, Santi Cosma e Damiano e Terracina, che da anni registrano collusioni tra camorra, politica e imprenditoria". Il ripristino della Legalit nella provincia comincia da Fondi secondo la federazione provinciale di Latina del partito di Rifondazione Comunista, che da tempo denuncia il grave deficit di legalit. Il partito chiede al Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, di puntare i riflettori su tutto il territorio, che delinea molte anomalie riguardo al binomio politica-illegalit e che venga avviata una commissione di accesso anche in seno al consiglio comunale di Minturno, oltre a quello di Fondi, come richiesto in passati attraverso tre interrogazioni in Senato, presso la Camera dei Deputati e in Regione. Una provincia attanagliata da diverse consorterie criminali scrivono Dario Gargiulo (responsabile area legalit della federazione provinciale del Prc) e Lucio Pavone, consigliere provinciale di Latina del partito - che agiscono ed interagiscono a volte, e con ancor pi gravi danni per la collettivit, con amministratori ed amministrazioni locali. Nella provincia di Latina vige una sorta di pax mafiosa per la spartizione delle attivit economiche. Racket delle estorsioni, speculazioni immobiliari, abusivismo edilizio, barbari tentativi di lottizzazioni, grandi investimenti in attivit commerciali che poi diventano vere e proprie lavanderie per il riciclaggio di denaro ed addirittura grandi investimenti come centri commerciali in territori dove non ce ne sarebbe assolutamente bisogno, senza dimenticare le numerosissime banche che ogni giorno aprono i battenti sul territorio provinciale e soprattutto nel sud della provincia, in una provincia che oltretutto ha un elevatissimo tasso di disoccupazione, quindi ci domandiamo a cosa possano servire cos tante banche. La provincia di Latina definita colonia dei cammorristi del nord Casertano, che incontrastati allungano le loro mani in tutto il territorio fin sui monti Lepini. Chiediamo oltretutto che venga instaurato un vero e proprio osservatorio dagli organi competenti in particolar modo nel sud della provincia, quindi nel territorio che intercorre tra Fondi e Santi Cosma e Damiano. Per quanto concerne lattivit della nostra federazione, abbiamo avviato un coordinamento provinciale potenzialmente atto a produrre una relazione dettagliata riguardo a Legalit ed Ambiente sulla provincia di Latina nella sua totalit.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 14/02/2008 Ore 14:08