Torna dattualit la vicenda giudiziaria di Mario Scaramella, lex consulente della Commissione Mitrokin che dal giugno scorso si trova agli arresti domiciliari nella villa di famiglia situata nei pressi della stazione ferroviaria di Itri.Nei giorni scorsi lonorevole britannico Gerard Batten ha infatti presentato al Parlamento Europeo unistanza per limmediata liberazione del 38enne avvocato di origini napoletane. Come forse si ricorder, nei confronti di Scaramella pende l'accusa, tra le altre, di presunto traffico di armi e la sua vicenda si color di toni drammatici quando rischi di essere avvelenato con il Polonio 210 mentre era a Londra per incontrare Alexander Litvinienko, lex colonnello del KGB poi ucciso proprio dalla contaminazione della micidiale sostanza. Scaramella ha detto leuroparlamentare inglese nel suo intervento - venne a Londra per avvertire Litvinienko del rischio che potesse essere assassinato, cos come poi avvenne. Da pi di un anno detenuto sulla base di accuse messe in piedi senza fondamento, senza un processo, e gli stato impedito il contatto con il mondo esterno ha aggiunto lonorevole Batten definendo addirittura lavvocato campano un prigioniero politico la cui unica colpa, se cos si pu chiamare, stata quella di aver contribuito a far luce negli angoli oscuri della politica europea". Come gi riferito in precedenti occasioni, Scaramella finito in carcere il 24 dicembre del 2006 per calunnia nei confronti di un ex ufficiale del servizio segreto sovietico, ed stato poi raggiunto da altre due ordinanze di custodia cautelare per traffico darmi e smaltimento irregolare di rifiuti. Al centro di feroci polemiche per il presunto possesso di dichiarazioni e documenti che attesterebbero rapporti tra esponenti politici italiani e servizi segreti russi, lavvocato napoletano aveva ottenuto gli arresti domiciliari dopo che erano evidentemente venute meno le esigenze di custodia cautelare in carcere, riscontrate invece in precedenza per il pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Presso la villa di famiglia di Itri, situata in localit Pagnano, pu vedere solo i suoi avvocati e i familiari, vale a dire i genitori, la moglie e i due figli di otto e sei anni. Il possesso di unabitazione nel nostro comprensorio si spiega col fatto che il padre Amedeo ha lavorato per decenni ad Itri in qualit di funzionario dellallora Banco di Napoli.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 13/02/2008 Ore 14:26