A chiedere spiegazioni a riguardo è ancora una volta il capogruppo di minoranza Rocco Zannella il quale evidenzia come, in un paese in cui risiedono appena 800 persone circa, siano state rilasciate quasi cento licenze, di cui una ventina già volturate a terzi. Si sospetta insomma un vero e proprio giro d’affari visto che il valore di mercato di ognuna di esse si aggirerebbe sui 70mila euro. Un costo relativamente elevato che si spiega col fatto che queste licenze rappresenterebbero in sostanza una sorta di concorrenza sleale nei confronti soprattutto dei tassisti romani. I titolari delle autorizzazioni rilasciate dal Comune di Campodimele andrebbero infatti ad esercitare la loro attività in particolare presso gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino senza sottostare alle regole che invece devono osservare i tassisti del Comune di Roma. Ma l’opposizione di centrosinistra chiede spiegazioni anche su come sia stato possibile rilasciare 98 licenze quando invece l’apposito regolamento ne consentirebbe solo 16. Per l’amministrazione comunale di centrodestra, ora guidata dal vice-sindaco Alesando Grossi dopo l’ormai nota decadenza del sindaco Francesco Paolo Zannella, la questione non sembra però rappresentare un problema. Ribadito a tal proposito che le licenze sono state rilasciate nell’assoluto rispetto della normativa al momento vigente.