Il Governo non ricorrer al commissariamento della Sanit del Lazio. La decisione stata annunciata dal presidente del Consiglio Romano Prodi a quello della Regione Marrazzo."Dagli atti - si legge in una nota - emerge che il processo di correzione delle tendenze indesiderate in fase di attuazione, e che alcune misure che la Regione si appresta ad adottare, potrebbero comunque consentire un sensibile miglioramento della situazione". L'assessore al Bilancio Luigi Nieri ha rivolto un ringraziamento al ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa, al ministro della Salute Livia Turco e, naturalmente, a Prodi "che dimostrano d'aver capito lo sforzo straordinario che la Regione Lazio sta facendo". Ho ricevuto la lettera di Prodi che consacra con un atto il no al commissariamento della sanit regionale e lascia aperto un percorso che durer mesi" ha commentato da parte sua Marrazzo, aggiungendo che il Governo ha contestualmente sbloccato cinque miliardi di euro per intervenire sulla strutturazione del debito sanitario". Si proceder in particolare al ricollocamento sul mercato del debito transatto. "Il confronto con il governo continuer ha proseguito Marrazzo - e le prossime tappe sono la delibera che fissa tetti e tariffe delle strutture sanitarie e gli accordi con il policlinici". Del rischio di commissariamento della gestione del settore si parlava ormai da mesi. Lormai noto piano di rientro del debito di circa dieci miliardi di euro accumulato nel corso dellultimo decennio, non sembrava infatti dare gli esiti sperati. L'ultimatum alla giunta regionale era arrivato lo scorso novembre dallo stesso Prodi, che aveva inviato a Marrazzo una formale diffida. Un atto in qualche maniera dovuto, al quale, alla luce di quanto avvenuto ora, sono evidentemente seguite precise rassicurazioni da parte della Regione. Tra le questioni pi delicate da affrontare ci sono il blocco del cosiddetto turn over che dovrebbe portare ad una riduzione di personale pari a tremila e 900 unit; la revisione dei criteri per l'accreditamento delle strutture private; il taglio di posti letto e la riconversione di alcuni ospedali minori. Alla soddisfazione della maggioranza regionale di centrosinistra si contrappongono le critiche del centrodestra secondo cui ci si trova di fronte ad una scelta esclusivamente politica, accelerata anche dalla recente crisi di Governo, che non tiene conto di come il disavanzo della sanit del Lazio sia cresciuto a causa dellaumento della spesa verificatosi proprio con la gestione della giunta Marrazzo. Sempre in tema di sanit la Regione ha intanto cambiato le norme per le prescrizioni mediche, approvando una delibera con cui invita i medici a segnare sulla ricetta il principio attivo e non pi il nome del farmaco specifico. I generici sono farmaci contenenti lo stesso principio attivo di quelli di marca, con differenze minime stabilite per legge. Grazie al prezzo inferiore sarebbero per in grado di portare un notevole risparmio alle casse dello Stato. Secondo le previsioni dellassessorato regionale alla sanit, nel Lazio si presume infatti un risparmio di almeno cento milioni di euro. Con benefici economici, ovviamente, anche per chi deve acquistarli.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 30/01/2008 Ore 14:58