Non sono mancate le reazioni allindomani della conferenza stampa del Procuratore Capo della Repubblica di Latina Giuseppe Mancini durante la quale, oltre a fare un bilancio dellattivit nel corso del 2007, ha anche assicurato che la criminalit organizzata, pur operando presumibilmente investimenti sospetti nella zona, non controlla interi settori produttivi e non radicata in maniera strutturale nel territorio pontino.Ad esprimere perplessit a riguardo in particolare lassociazione contro le mafie e le illegalit intitolata Antonino Caponnetto, secondo la quale le dichiarazioni del Procuratore sono contrastanti con relazioni di magistrati e commissioni antimafia. Al di l del fatto si legge in una nota - che in provincia di Latina sono stati e stanno per essere investiti milioni di euro sulla cui provenienza non sembra si indaghi in maniera adeguata, per capire quanto sia radicata la presenza mafiosa nel territorio basta leggersi le dichiarazioni di qualche collaboratore di giustizia in occasione per esempio del procedimento che ha portato al cosiddetto processo Spartacus. La Caponnetto si dice insomma sorpresa delle dichiarazioni del Procuratore, ritenute difformi da quelle di magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia sia di Roma che di Napoli, cui la stessa associazione attribuisce piena credibilit, anche per il pi ampio quadro della situazione di cui dispongono inquirenti che hanno la competenza esclusiva su reati associativi di stampo mafioso. Sempre per quanto riguarda le infiltrazioni criminali nel tessuto socio-economico pontino, il consigliere regionale Fabrizio Cirilli ha invitato invece Procura e Forze dellordine a monitorare incessantemente gli investimenti legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, indicati, anche dallo stesso Procuratore Mancini, come il nuovo principale settore di interesse della criminalit organizzata, visto che garantisce introiti superiori addirittura al traffico di droga, allusura e alle estorsioni.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 17/01/2008 Ore 14:01