Nell'ultima settimana il consumo di mozzarella calato del 30%: si comincia dunque a fare i conti con le immagini choc riportate dai mass media che colpiscono i prodotti campani non lasciando indenne la nostra provincia.In una zona come l'agropontino dove si produce tutto e non si importa praticamente nulla un simile effetto totalmente ingiustificato ma evidentemente il potere delle immagini ha surclassato il buon nome della produzione locale e minaccia di riversarsi anche sul settore ortofrutticolo.
Siamo parte integrante del Consorzio per la mozzarella di bufala campana dice il presidente provinciale di Coldiretti Daniela Santori forniamo il latte ai caseifici campani, fino ad ora questo marchio ci ha giovato tantissimo, ora ne stiamo scontando per la prima volta l'effetto negativo.
Il presidente spiega come i consumatori traggano velocemente le proprie conclusioni e associno il pericolo del latte contaminato dalla diossina nel casertano all'intera produzione della mozzarella.
In realt il nostro latte non inquinato: le aziende zootecniche bufaline della provincia di Latina rientrano nel marchio dop insieme ad una vastissima area della Campania ma questo non significa che abbiano gli stessi processi di produzione e utilizzino le stesse materie prime.
Questo non sembra interessare i consumatori che martellati dalle immagini dei mass media si sono ormai fatti prendere dalla paura mettendo in crisi anche il settore ortofrutticolo.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 15/01/2008 Ore 14:39