Torna dattualit lindagine del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Latina che alla fine del marzo scorso port al sequestro della strada di circa due chilometri che dalla contrada Querce arriva fino ai Pozzi di Lenola, in fase di realizzazione ad opera della Ventiduesima Comunit Montana.Secondo quanto si appreso, la vicenda coinvolge ora anche il Dirigente del settore urbanistica del Comune di Fondi, larchitetto Martino Di Marco, che sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. Abuso dufficio lipotesi di reato contestatagli, per non aver emesso lordinanza di fermo dei lavori ritenuti irregolari. La realizzazione della strada sotto inchiesta iniziata circa un anno e mezzo fa in virt di un permesso rilasciato proprio dal Comune di Fondi, finalizzato al ripristino e alla riqualificazione di un vecchio sentiero di montagna per agevolare il lavoro dei contadini della zona. I forestali del NIPAF hanno per rilevato diverse presunte irregolarit. In particolare la carreggiata sarebbe stata raddoppiata, passando dai tre metri originari ai sei attuali. In alcuni punti la larghezza arriverebbe addirittura a 12 metri. Inoltre sarebbero stati effettuati anche sbancamenti per piazzali di sosta. Tutte le asserite difformit sono state inserite in un fascicolo trasmesso alla Procura della Repubblica di Latina, alla quale sono stati contestualmente denunciati per abusivismo edilizio sia il presidente della Comunit Montana Onorato Di Manno, che anche consigliere comunale a Fondi; sia il direttore dei lavori dello stesso ente montano e il titolare dellimpresa che ha realizzato lintervento, una ditta di Monte San Biagio. Il sequestro suscit prevedibilmente clamore ed aliment anche reazioni politiche di vario genere. Mentre i cinque esponenti dellopposizione di centrosinistra presenti nel consiglio dellEnte chiesero specifici chiarimenti a riguardo in unapposita interrogazione, il presidente della stessa assemblea, Giulio Mastrobattista, difese invece loperato della Comunit. Quello che stato definito sentiero aveva fra laltro detto Mastrobattista - risulta dalle nostre mappe catastali come una strada che in passato raggiungeva i 18 metri di larghezza, dunque non c' stato alcun tipo di ampliamento. Il Nipaf aggiunse il presidente del consiglio dellente montano - ha disposto il sequestro perch nel corso dei controlli sarebbero emerse difformit rispetto al permesso a costruire che prevedeva, secondo appunto gli investigatori, solo lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione. Ma questo non del tutto corretto perch sono state ignorate le tavole progettuali correlate all'autorizzazione a costruire rilasciata dal Comune, in cui veniva illustrato il progetto in fase di realizzazione. Vorrei inoltre ricordare aveva concluso lo stesso presidente che l'opera stata avviata in primo luogo per facilitare le numerose famiglie di agricoltori ed allevatori che risiedono nella zona. Si tratta dunque dell'ennesima iniziativa della Comunit Montana per andare incontro alle esigenze dei cittadini.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 15/01/2008 Ore 14:35