Inattesi, e per certi versi sconcertanti, sviluppi nellambito degli accertamenti sullincidente stradale costato la vita ad un bambino rumeno di tre anni, verificatosi nella mattinata di domenica scorsa in via Quarto Iannotta a Fondi.Innanzitutto ci sarebbero ulteriori conferme sulla velocit relativamente sostenuta con cui viaggiava la Citroen C2 sulla quale si trovava il piccolo George. Lauto, che stava attraversando un tratto di strada con manto sconnesso e reso viscido dalla pioggia, era guidata da un amico dei genitori della vittima, un 37enne anchegli rumeno, indagato a quanto risulta per omicidio colposo. Si tratta comunque di un atto praticamente dovuto da parte della magistratura. Inoltre stato confermato che sulla vettura non si trovavano n il padre n la madre del piccolo. A fianco del guidatore ci sarebbe stata invece una familiare, per lesattezza la madrina del bambino. E stato altres accertato, e questa una delle altre principali novit emerse, che sullauto cera anche un altro bambino, forse figlio di uno dei due adulti presenti, il quale ha riportato la frattura di un braccio. Ma il retroscena che inquieta di pi la ricostruzione delle ore precedenti la tragedia. Secondo quanto si appreso, i due rumeni ed il padre del bambino morto avrebbero infatti trascorso la notte precedente a pescare sugli argini del lago di Fondi. In tal caso tutti gli adulti potrebbero dover rispondere di maltrattamento di minori per averli costretti a sopportate freddo ed umidit. Resta, in ogni caso, il dramma di una brevissima vita spezzata. Come gi riferito, nel pomeriggio di luned, presso il cimitero fondano dove stata composta la salma, il dottor Tommaso Cipriani, dellistituto di medicina legale delluniversit Tor Vergata di Roma, ha effettuato lesame necroscopico esterno disposto dalla Procura. Ne emerso che ad uccidere George stato quasi sicuramente un trauma cranico avvenuto dopo che lauto si schiantata contro un palo in cemento. I funerali del piccolo si terranno nei prossimi giorni nella citt di Galati. La folta comunit di rumeni residenti ad Itri, citt in cui il bambino viveva con i suoi genitori, si intanto stretta intorno alla famiglia prevedibilmente distrutta dal dolore. La Polizia stradale di Terracina prosegue dal canto suo gli accertamenti nel tentativo di stabilire i motivi del drammatico fuoristrada a quanto sembra favorito, come detto, da una velocit quantomeno impropria.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 12/12/2007 Ore 13:57