A carico dell'imputato gravavano le accuse di estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti e di minacce verso gli acquirenti di droga che non onoravano il pagamento. Il Pubblico Ministero Giuseppe Miliano aveva chiesto una condanna a dodici anni. Il pusher era stato arrestato il 12 dicembre dello scorso anno, nella sua casa situata nella zona delle Spinete, dalla Polizia del commissariato fondano allora diretto dal vice questore Alessandro Tocco (ora alla guida del commissariato di Formia), il quale ha definito “esemplare” questa sentenza. Nel 2002 il 30enne era già stato arrestato insieme ad altre otto persone nel quadro di una vasta operazione su una presunta associazione criminale dedita in particolare proprio allo spaccio di droga, ma anche all’usura. L'anno scorso è finito in carcere con l'accusa di aver minacciato e picchiato un suo coetaneo perché non aveva pagato una fornitura sembra di cocaina. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il fondano condannato aveva in particolare due collaboratori. Si tratta di due giovani studenti, abbastanza conosciuti in città, entrambi indagati a piede libero. Per loro il processo è rinviato a febbraio del 2008.