A tale scopo, sono stati consegnati ai Sindaci delle due città, Lenola e Fondi, dei fiocchi bianchi accompagnati da un documento in cui si chiede alle due Amministrazioni di indossare questo simbolo come esempio per le cittadinanze alla cultura della non violenza. “Quella della violenza contro le donne è una grave lesione dell’individuo, ed una società civile non può e non deve essere estranea alla consapevolezza che solo il rispetto della persona può creare quelle basi di serena collaborazione in cui uomo e donna possano esprimere il meglio in ogni campo lavorativo e sociale - spiega Donatella di Biasio, Presidente del Distretto Centro Fidapa - abbiamo voluto aderire all’iniziativa del fiocco bianco perché, in maniera visiva ogni uomo che lo indossa esprime concretamente il proprio impegno personale a non commettere, tollerare o rimanere in silenzio di fronte a qualunque violenza contro le donne. Desidero aggiungere che per violenza non si può e non si deve intendere solo violenza fisica ma anche e forse soprattutto, quella violenza morale composta di diverso trattamento, derisione, indifferenza, scortesia di linguaggio e comportamento che spesso purtroppo si riscontrano nei confronti delle donne nelle famiglie, nelle scuole e sui posti di lavoro e che, pur non lasciando segni fisici, sviliscono la dignità e segnano profondamente il futuro di chi la subisce. La salute e la dignità che con la violenza vengono pesantemente lese, sono un bene prezioso da salvaguardare e sono un diritto inalienabile di ogni individuo maschio o femmina, come sancito dalla Dichiarazione Universale di Diritti dell’Uomo che impegna tutti noi a collaborare per il raggiungimento di tale obbiettivo. Desidero aggiungere che, chi volesse, può anche legare al polso un nastrino bianco come simbolo – ha concluso il Presidente della Fidapa, Donatella di Biasio.”