Clamorosi sviluppi a due settimane di distanza dal sequestro dei circa 200 copri-water con scritte in arabo, risultate poi essere versetti del Corano, messi in vendita presso una nota catena di centri commerciali del basso Lazio con sede anche a Fondi.Ieri la vicenda infatti finita sulla prima pagina dellAl-Quds al-Arabi, un quotidiano panarabo pubblicato a Londra, secondo cui la comunit musulmana residente in provincia di Latina starebbe studiando la possibilit di scendere in piazza per protestare, seppur pacificamente, contro la messa in commercio di questi offensivi articoli da bagno. Sul sito internet dello stesso giornale si registrano intanto commenti risentiti da parte di islamici che chiedono addirittura di boicottare l'Italia per un anno e non accettare alcun rapporto se non dopo aver ricevuto delle scuse ufficiali dal Governo. Altri vogliono che i responsabili di questo crimine siano processati e messi in prigione con il coordinamento della Lega Araba. Nel tentativo di stemperare i toni, sullo stesso sito sembra sia intervenuto anche un nostro concittadino che, riferendosi fra laltro al messaggio di condanna dellepisodio espresso dal parroco di Santa Maria Don Guerino Piccione e trasmesso proprio da Canale 7, ha evidenziato come alle istituzioni e alla cittadinanza italiana non possa essere addebitata nessuna colpa a riguardo. Sulla vicenda continuano intanto gli accertamenti della Questura pontina, in particolare della DIGOS, la Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali, impegnata a verificare se ci siano ancora in commercio copri-water del genere. Gli articoli da bagno sono stati distribuiti da una societ di spedizioni di Pomezia dopo il loro arrivo, da Shangai, al porto di Civitavecchia. A sollevare il caso era stato proprio lImam della comunit islamica fondana che, insieme a quello di Latina, aveva chiesto lintervento della Polizia. Dai successivi accertamenti effettivamente emerso che i copri-water, di fabbricazione appunto cinese, erano in vendita presso le strutture commerciali ad una quindicina di euro. Su di essi era riportato il versetto 255 del secondo capitolo del Corano, inneggiante alla grandezza di Allah. La circostanza ha ovviamente suscitato le proteste dei mussulmani che ne hanno chiesto ed ottenuto limmediato sequestro. A provocare lincrescioso episodio, che ha rischiato, e in qualche maniera rischia ancora, di innescare quasi un caso diplomatico, sembra sia stato il catalogo di vendita inviato alcuni mesi fa dai produttori cinesi alla direzione dei centri commerciali laziali. Nel documento erano chiaramente visibili gli innocui disegni riportati sui copri-water; ma non altrettanto comprensibili erano le scritte in arabo che nessuno si preoccupato sfortunatamente di decifrare. Nei giorni immediatamente successivi la vicenda balzata agli onori anche della cronaca nazionale con lintervento del Ministro dellInterno Giuliano Amato, il quale, in occasione di una visita proprio ad una Moschea, quella di Roma, si detto rammaricato ed offeso egli stesso per quanto accaduto; evidenziando allo stesso tempo come la Polizia abbia tempestivamente accolto le istante dei rappresentanti della comunit islamica provvedendo allimmediato sequestro degli oggetti.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 15/11/2007 Ore 14:21