Sanit regionale: permane il rischio di un commissariamento della gestione del settore, con il possibile aumento delladdizionale dellimposta sui redditi delle persone fisiche e di quella sui redditi delle attivit produttive attraverso cui reperire le necessarie risorse finanziarie.Lormai noto piano di rientro del debito di circa dieci miliardi di euro accumulato nel corso degli ultimi anni, non avrebbe infatti dato gli esiti sperati ed ora c' il rischio concreto della nomina di un apposito commissario da parte del Governo. L'ultimatum alla giunta regionale arrivato direttamente dal Premier Romano Prodi, che ha inviato al Presidente Marrazzo una diffida formale in qualche maniera gi prevista nei giorni scorsi. Prodi si detto disponibile alla collaborazione per evitare l'invio del commissario, ma solo se il piano di recuper verr rigidamente applicato. Entro due settimane la Regione dovr quindi concordare con il Ministero del Tesoro le manovre correttive per far si che il debito per il 2007 si mantenga fra i 200 e i 300 milioni di euro. Rispetto agli accordi presi lo scorso anno, infatti, alcune iniziative non sono state avviate e i risparmi previsti, di fatto, non si sono concretizzati. Nella diffida del governo si evidenziano in particolare che tre specifici punti non sono stati rispettati. Vale a dire il blocco del turn over, che doveva portare ad una riduzione di personale pari a tremila e 900 unit e si fermato invece ad un taglio di circa mille e 900 unit; la revisione dei criteri per l'accreditamento delle strutture private; e, infine, mancano il previsto taglio di posti letto e i presdi sul territorio che avrebbero dovuto far diminuire i costosi e qualche volta inutili ricoveri negli ospedali. Alle contestazioni del Governo hanno per replicato gli assessori regionali alla Sanit, Augusto Battaglia, e al Bilancio, Luigi Nieri. Il primo, nelle mire dell'opposizione di centrodestra che a pi riprese ne ha chiesto le dimissioni, con l'appoggio del collega, ha garantito che gli obiettivi del Piano di rientro saranno centrati e che il commissariamento non sar necessario. "Molti dei provvedimenti annunciati - sostengono i due assessori - sono stati applicati e gli altri sono in procinto di essere varati. Siamo pronti ad accogliere ogni altra eventuale richiesta del Ministero e siamo certi di contenere il debito al punto di non applicare nuove imposte ai cittadini". Resta la diffida, su cui proprio il centrodestra, non ha certamente fatto finta di niente. La Casa delle libert sostiene che il documento inviato dal premier, sia, di fatto, una bocciatura della politica sanitaria applicata finora. Al di la delle inevitabili schermaglie fra gli opposti schieramenti politici, quello che preoccupa i dipendenti del settore e i cittadini, il taglio annunciato di altre duemila unit lavorative. Al di l dei livelli occupazionali, che non sono certamente da sottovalutare, resta il problema di una sanit che non riesce a dare risposte concrete a troppi cittadini, costretti ad attese che sono la negazione stessa del servizio. Nella Provincia di Latina, per esempio, i dipendenti della Asl, dai medici agli infermieri, in pi occasioni hanno segnalato di essere sottodimensionati rispetto alle richieste dell'utenza, praticamente in tutti i settori.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 03/11/2007 Ore 14:55