Resta in primo piano la questione della decadenza del sindaco di Campodimele Francesco Paolo Zannella, ritenuto ineleggibile a causa di una condanna per falso ideologico ormai inappellabile.Si profila il rischio anche di una contrapposizione istituzionale con la Prefettura di Latina, che sembra non aver condiviso la scelta assunta dal consiglio comunale campomelano nella seduta di gioved scorso, vale a dire il rinvio al prossimo 6 novembre della presa datto della decadenza. Il Prefetto Bruno Frattasi avrebbe infatti scritto una nuova lettera a Zannella ribadendogli che in base alla normativa vigente sostanzialmente obbligatorio prendere atto della sua non candidabilit e dunque della conseguente revoca della sua elezione. Se questo passaggio in consiglio non avverr entro i tempi prescritti dallUfficio Territoriale di Governo, si potrebbe giungere addirittura allo scioglimento del consiglio comunale. Si attende perci lesito della nuova seduta consiliare, fissata come detto per il 6 novembre prossimo, dopo che in quella di gioved scorso, per voce del consigliere Pasquale Di Fonzo, la maggioranza di centrodestra che sostiene il primo cittadino eletto appena cinque mesi aveva deciso per un rinvio sostenendo lopportunit di un maggiore approfondimento giuridico della questione, anche in considerazione del fatto che non esistono altri casi identici in Italia. La scelta non ha invece trovato daccordo i quattro rappresentanti dell'opposizione di centrosinistra i quali, oltre a far presente che gi da tempo avevano avanzato i loro dubbi sulleleggibilit del sindaco, hanno ritenuto inutile, e soprattutto illegittima, la decisione. La vicenda scaturisce da una condanna a otto mesi, pena sospesa e con non menzione nel casellario giudiziale, che il sindaco campomelano ha riportato nel 2006. Nella sua qualit di architetto, circa dieci anni fa aveva collaborato con il Comune di Monte San Biagio per lesame delle richieste di condono edilizio. Nella sua veste di verbalizzante della commissione edilizia, aveva omesso di trascrivere l'uscita dall'aula di un consigliere di professione medico chiamato per unemergenza. Qualcuno aveva denunciato il fatto alla Procura con la successiva indagine, il conseguente rinvio a giudizio e la citata condanna confermata anche in secondo grado. In base alla legge non ci si pu candidare ad una carica elettiva in presenza di una condanna per reato doloso superiore ai sei mesi.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 29/10/2007 Ore 18:43