Ancora critiche dopo lapprovazione, deliberata circa un mese fa dalla Commissione Ambiente della Regione Lazio, del nuovo perimetro dellannunciato Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, larea protetta di circa dodicimila ettari che dovrebbe interessare i territori di una decina di Comuni ciociari e pontini tra cui Lenola, Monte San Biagio e, appunto, Fondi.Sullargomento intervengono infatti circa 400 cacciatori di Monte San Biagio aderenti allItalcaccia, alla Federcaccia e allArcicaccia, i quali sostengono che le modifiche apportate rispetto al progetto iniziale non faranno altro che penalizzare proprio lattivit venatoria. I cacciatori, che nei mesi scorsi si erano confrontati anche con le associazioni ambientaliste giungendo ad una proposta di perimetrazione dellarea di fatto condivisa, si sentono in sostanza traditi dalla decisione assunta successivamente dalla commissione regionale allambiente. Il documento, approvato anche da partiti che allinizio si erano detti nettamente contrari, rappresenta evidentemente la sintesi della mediazione politica. Ma il risultato che ad uscirne con le ossa rotte siamo come al solito solo noi dicono perci i cacciatori monticellani, che ora chiedono di rivedere il provvedimento in fase di approvazione in consiglio regionale. Alla base dellistanza la necessit di non vincolare un territorio cos esteso e di prevedere contemporaneamente adeguate ed ampie aree dove poter svolgere attivit venatoria nel rispetto dellambiente e delle disposizioni di legge.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 27/10/2007 Ore 18:04