Un 53enne di Fondi, ora ricoverato presso il San Giovanni di Dio con una prognosi di otto giorni dopo esser stato sottoposto ad un’operazione chirurgica d’urgenza, ha rischiato infatti di morire dopo esser stato ferito da altri cacciatori, mentre era col suo cane nella campagne tra Fondi e Sperlonga. L'uomo è stato provvidenzialmente salvato dal primario del reparto di chirurgia dell'ospedale fondano, il dottor Giovanni Baiano, che gli ha estratto due minuscole schegge di proiettile, molto taglienti, penetrategli nella scapola sinistra e fermatesi nella clavicola, ad appena due centimetri dall'arteria succlavia, che se fosse stata intaccata avrebbe provocato quasi sicuramente il decesso. L'uomo sarebbe stato oggetto di una scarica di proiettili da parte di cacciatori impegnati nella prima battuta al cinghiale della stagione. Evidentemente, i cacciatori hanno scambiato il suo cane nero per un cinghiale, a causa anche della vegetazione, ed hanno sparato sul povero animale uccidendolo sul colpo. Due successive schegge di proiettili di rimbalzo hanno poi ferito il 53enne fondano che si era avvicinato al cane per verificare cosa fosse successo. Sono stati proprio due dei presunti responsabili del ferimento ad accompagnare l’uomo all'ospedale di via San Magno. Qui, come detto, il tempestivo intervento dell'equipe del primario di chirurgia Giovanni Baiano lo ha salvato dal peggio. Intanto, superato lo spavento per lo scampato pericolo, l'attenzione degli inquirenti si è rivolta a capire come possa essere successo il fatto. A questo proposito importante sarà l'esame delle due schegge estratte, consegnate ai Carabinieri della stazione di Fondi ai quali sono affidate le indagini. Già nella serata di ieri i militari dell’Arma coordinati dal capitano Cosimo Di Caro avrebbero ascoltato i cacciatori coinvolti nell’episodio. E’ probabile che almeno l’autore materiale del ferimento venga denunciato per lesioni colpose se non addirittura per tentato omicidio colposo.