La famiglia, composta da due coniugi disoccupati e da tre figlie minorenni, sarebbe stata inserita al dodicesimo posto della relativa graduatoria e dunque le sarebbero stati riconosciuti i requisiti per avere finalmente una casa degna di questo nome, visto che l’immobile in cui sono costretti attualmente a vivere non risponderebbe ai necessari criteri igienico-sanitari. Secondo quanto si è appreso, una volta andati in Comune per sapere quali documenti preparare per stipulare i relativi contratti per l’assegnazione dell’alloggio popolare, ai coniugi sarebbe stato detto che in realtà non potranno coronare il loro sogno e veder soddisfatto il loro diritto perché nessuno degli appartamenti da consegnare è adatto al loro nucleo familiare. Da qui la prevedibile amarezza e il possibile ricorso alle vie legali.