Nuove demolizioni di immobili abusivi sarebbero previste nei prossimi giorni sul litorale di Fondi, in particolare nella zona di Tumulito dove tra lautunno del 2006 e la primavera scorsa sono stati gi abbattuti oltre cento manufatti tra cui alcune lussuose ville.Secondo quanto si appreso, gli uffici dellassessorato comunale allurbanistica starebbero infatti predisponendo un altro centinaio di ordinanze che dovrebbero essere eseguite entro il mese di ottobre. Liniziativa rientra nellormai noto progetto di riqualificazione dellarea dove gi stata portata a termine una parte del progetto finanziato dallUnione Europea per il recupero e la rinaturazione di quasi due chilometri di duna. Gli abbattimenti dovrebbero estendersi almeno fino ai duecento metri di distanza dalla battigia, per poi procedere alla realizzazione di parcheggi, servizi ed aree verdi attrezzate. Come gi riferito in diverse occasioni, le precedenti demolizioni sono state oggetto di una quasi infinita controversia legale tra il Comune e i proprietari degli immobili. Diversi i ricorsi presentati da questultimi, sia per lasserita presenza di usi civici sui terreni interessati sia per la presunta irregolarit degli atti predisposti dagli uffici municipali. Alcuni avevano addirittura ipotizzato leventualit di un risarcimento danni a loro favore. Da Palazzo San Francesco hanno per sempre ribadito la piena correttezza degli atti connessi alle demolizioni, negando la possibilit del paventato risarcimento e dicendosi praticamente sicuri sullimpossibilit che i terreni in questione possano essere dichiarati privati. Lavvocato Antonio Cardinale, legale dellamministrazione fondana in questa complessa vicenda giudiziaria, ha in particolare evidenziato come loperato del Comune sia stato finora giudicato impeccabile in ben tre gradi di giurisdizione. Vale a dire dal Giudice Speciale per gli usi Civici; dal TAR e dal Consiglio di Stato in sede di giustizia amministrativa; e dal Giudice Unico di Terracina che, in sede civile, ha confermato, per gli occupatori di quei terreni, lobbligo di corrispondere un indennizzo per aver di fatto sottratto quelle aree alla disponibilit collettiva. E a proposito di abbattimenti, sembra avvicinarsi il momento anche per la demolizione della cosiddetta Isola dei Ciurli, gli ormai noti ventuno scheletri in cemento armato situati ai lati della Flacca al Salto di Fondi. Dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato definitivamente labuso edilizio e la confisca del bene, gli immobili dovrebbero essere rasi al suolo nel giro di breve tempo. Il Comune ha per fatto presente di non avere a disposizione i circa 700mila euro necessari per le operazioni di abbattimento e rimozione. A tal proposito si attende che il Ministero dellAmbiente e lassessorato allurbanistica della Regione Lazio, che si sono detti pronti a sostenere questonere finanziario, tramutino in atti concreti la loro dichiarata disponibilit.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 26/09/2007 Ore 20:43