La donna, originaria di Priverno e già madre di un bambino di quattro anni, è stata sottoposta agli accertamenti di rito da parte dei sanitari del reparto di ginecologia del “San Giovanni di Dio” coordinati dal primario Felice Gagliardi. Gli esiti sono stati positivi e la drammatica ipotesi della morte del feto sembra, come detto, da escludere. Un’ottima notizia se si considera che la prima ecografia, effettuata presso l’ospedale di Terracina, non aveva fatto presagire nulla di buono. Probabilmente nell'incidente era esploso l'airbag, che aveva prodotto una compressione sull'addome della donna. Inizialmente si era parlato del distacco della placenta, anche se in misura lieve. Poi è stata esclusa questa eventualità in quanto la placenta non risulterebbe ancora formata a quello stadio di crescita. Specifiche analisi hanno permesso di riscontrare che le condizioni del feto non erano state fortunatamente compromesse. Nessun rischio di aborto dunque, anche se la signora dovrà comunque continuare a sottoporsi a cure mediche soprattutto per una frattura alla clavicola. Sempre presso l’ospedale di Fondi, ma nel reparto di pediatria, è ricoverato anche l’altro figlio della signora, un bambino di quattro anni che viaggiava con lei al momento dell’incidente, per il quale si è temuto inizialmente il peggio a causa di un presunto trauma addominale ma le cui condizioni sono poi risultate fortunatamente normali.