Lamentele e polemiche a Fondi dove cittadini ed imprese stanno ricevendo in questi giorni il bollettino per il pagamento della prima rata, con scadenza 31 luglio, della TARSU, la Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.Secondo quanto riferito dai Democratici di Sinistra decine, se non centinaia, di persone si sarebbero rivolte allUfficio Tributi del Comune per avere spiegazioni sui consistenti ed indiscriminati aumenti. Abbiamo analizzato le nuove tariffe e le abbiamo rapportate a quelle in vigore nel 2006 notando un ingiustificato aumento hanno dichiarato il segretario fondano dei DS Bruno Fiore e il capogruppo consiliare dellUlivo Massimo Di Fazio, i quali hanno anche elaborato uno schema riepilogativo da cui si evince un maggior esborso, seppur con percentuali diverse, sia per le famiglie che per le attivit commerciali. Per le civili abitazioni, per esempio, la Tarsu passa da un euro e 34 centesimi a metro quadro ad un euro e 68, con un aumento di oltre il 25 per cento. Ancora pi consistente laumento per bar, caff e pasticcerie che passano da due euro e 79 centesimi a 4 euro e 90, per una percentuale di oltre il 75 per cento. E cos via per le attivit artigianali, chiamate ad un maggior esborso pari a circa il 19 per cento; i negozi di abbigliamento, calzature e cartolerie, per i quali stato disposto un aumento di quasi il 18 per cento; i ristoranti, le pizzerie e trattorie, che dovranno affrontare costi pi alti di circa il 75 per cento. Senza tralasciare i negozi di ortofrutta, pescherie, fiori e piante (pi 36 per cento circa); i banchi di mercato alimentari (pi 66 per cento circa); i banchi di mercato non alimentari (pi 12 per cento); i campeggi e i distributori di carburanti (pi 42 per cento circa). Si tratta di aumenti vertiginosi ed ingiustificati a carico dei cittadini e delle imprese di Fondi ribadiscono i Democratici di Sinistra, evidenziando che il costo annuo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani crescer, al contrario, di appena lo 0,85 per cento, passando dai circa cinque milioni e 55mila euro del 2006 al cinque milioni e 98mila euro del 2007. Se lincremento dei costi del servizio al di sotto delluno per cento, perch si aumentano le tariffe di quasi il 26 per cento alle famiglie e fino al 75 per cento alle imprese? chiedono pertanto polemicamente Fiore e Di Fazio. Quali altri oneri dobbiamo pagare oltre al gi costoso servizio di smaltimento rifiuti? Dobbiamo forse pagare i debiti che questa scellerata amministrazione comunale sta accumulando per realizzare i monumenti inutili e dannosi come il Centro commerciale di Piazza De Gasperi, il cui appalto favorisce loccupazione e la svendita del territorio per quarantanni a favore di privati?, aggiungono il segretario dei DS fondani e il capogruppo consiliare dellUlivo, invitando contestualmente cittadini, imprenditori ed associazioni di categoria a riunirsi in un Comitato che organizzi una civile ma decisa protesta contro lasserita malversazione. In attesa delle eventuali repliche da parte del sindaco Luigi Parisella o di altri esponenti della maggioranza di centrodestra che lo sostiene, c da dire che questa polemica sullaumento della Tarsu era in qualche maniera attesa, visto che la contrapposizione tra minoranza ed amministrazione comunale era gi stata chiara nel corso del consiglio comunale di fine marzo scorso quando, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2007, fu annunciata la revisione al rialzo di diversi tributi locali, tra cui appunto la tassa per lo smaltimento dei rifiuti. In quelloccasione lallora assessore delegato Pietro Cacciola spieg che la parte di costo che lintera cittadinanza avrebbe dovuto sostenere per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sarebbe salita dal 63,30 al 79,44 per cento, con conseguente aumento della quota parte per ogni famiglia ed ogni attivit commerciale. Un annuncio che suscit le aspre critiche dellopposizione, in particolare dello stesso diessino Massimo Di Fazio e del capogruppo di Fondi Viva Fernando Di Fazio, secondo cui lamministrazione comunale si sarebbe limitata ad aumentare indiscriminatamente le tasse e a far lievitare di ben tre milioni di euro le spese correnti, senza adeguare al contempo investimenti e servizi.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 23/07/2007 Ore 21:23