rappresenta l'opera ultima dell'artista genovese, a metà tra l'illustrazione e il crepuscolarismo di Govoni. 26 opere, una per ogni lettera dell'alfabeto, disposte per l'appunto in ordine alfabetico, rappresentano tutto lo scavo interiore di questo artista poliedrico, spesso protagonista di disegni realizzati per le favole di Andersen e Collodi. La mostra di Musante appare come la continuazione di un sogno, con “immagini solo apparentemente caotiche, mentre in realtà ordinate per la mente di chi sogna”, come spiega l'avvocato Palazzo, che nella serata inaugurale di sabato 14 luglio scorso, alla presenza tra gli altri di sindaco Parisella e assessore alla Cultura Avallone, ha avuto il compito non facile di presentare la mostra. E poi, sotto le immagini coloratissime, un insieme di “pensieri”, come li definisce lo stesso Musante, in realtà poesie per chi legge con attenzione (“E le lune crescevano sugli alberi come frutti dolcissimi”). Una mostra da non perdere, vista anche la caratura di questo pittore genovese che espone dal 1968 anche a New York e Parigi. Fino al 29 luglio, come anticipato, sarà esclusivamente qui a Fondi con la sua mostra e un libro, “Abbecedario illustrato dei sogni”, appunto. Per tutti i visitatori, la sala esposizioni del Castello Baronale è aperta dalle 18 alle 22.