Nuova polemica relativamente allistituzione del cosiddetto Monumento Naturale del Lago di Fondi, larea protetta di circa 400 ettari istituita nellagosto dello scorso anno con un decreto del presidente della Regione Piero Marrazzo tra le contestazioni della Provincia di Latina, dei Comuni di Fondi e Monte San Biagio, di varie associazioni di cacciatori e di numerosi cittadini.Ariportare la vicenda al centro del dibattito politico la modifica proprio del suddetto decreto presidenziale, approvata ieri nella commissione regionale allambiente con i soli voti dei membri della maggioranza di centrosinistra. Si tratta dellennesimo colpo di mano ai danni delle istituzioni che governano il territorio della Provincia di Latina e di un provvedimento assunto senza tener conto delle ripetute richieste di concertazione avanzate alla Regione Lazio circa le scelte in materia di pianificazione e gestione territoriale, politica ambientale e faunistico-venatoria ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Romolo Del Balzo, subentrato alla Pisana, lo ricordiamo, al fondano Claudio Fazzone dopo lelezione di questultimo a senatore. Senza contare che si ancora in attesa dellesito del ricorso proposto dalla Provincia di Latina e dai Comuni territorialmente interessati proprio contro il decreto di istituzione di questo monumento naturale, il fatto grave ha spiegato lesponente forzista - che, analizzando il nuovo elaborato tecnico licenziato dalla Commissione e firmato dal direttore del dipartimento Raniero De Filippis, si evince che le modifiche apportate sono state effettivamente calate dall'alto. Secondo quanto riferito dallo stesso Del Balzo nel documento sono state infatti letteralmente rimosse intere aree a vantaggio di altre, con criteri oscuri, forse anche per lo stesso tecnico che lo ha firmato. Mi viene spontaneo chiedere, e lo scriver anche in unimminente interrogazione al Presidente del Consiglio regionale Pineschi, - prosegue il consigliere degli azzurri - perch e con quale logica i terreni ricadenti della vecchia perimetrazione sono stati rimossi; perch e con quale logica sono stati inseriti i nuovi; chi erano i proprietari dei vecchi terreni e chi, invece, quelli dei nuovi; perch non sono stati coinvolti nel procedimento i sindaci dei Comuni interessati, il Presidente della Provincia di Latina e il Consorzio di Bonifica. Ancora una volta - conclude Del Balzo - stata adottata una decisione che tutela, stranamente, alcune aree a discapito di altre, perseverando in una politica sconclusionata e vincolistica che nega ogni possibilit di sviluppo e benessere al territorio pontino".
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a cura di la Redazione
pubblicato il 10/07/2007 Ore 14:41