Anche una delegazione di Fondi ha preso parte alla clamorosa manifestazione di protesta dei Comitati Riuniti Agricoli svoltasi ieri mattina davanti la sede della Direzione provinciale del Lavoro.Gli imprenditori e i produttori agricoli, che hanno fatto sentire tutta la loro rabbia a suon di clacson e urla, protestano contro leccessivo costo della manodopera, dei contributi e degli obblighi fiscali. Il responsabile della Direzione provinciale per il lavoro ha accolto alcuni rappresentanti dei Comitati presieduti da Danilo Calvani, esprimendo il massimo rispetto per la categoria ma evidenziando che le richieste, essendo di carattere politico, non potevano essere risolte in tale sede. Gli agricoltori denunciano le elevate spese contributive richieste dall'Italia, dove sono necessari 23 euro al giorno contro i 3 euro degli altri paesi europei. Chiediamo un adeguamento alla direttiva CEE - ha spiegato il presidente dei Comitati Agricoli perch non possibile andare avanti in questo modo. Se non riducono i costi del lavoro non riusciamo a pagare la manodopera". Oltre ai costi, ad essere contestati sono gli eccessivi controlli da parte della Direzione provinciale per il lavoro. Quello che fa arrabbiare gli imprenditori agricoli che tali verifiche avvengano sempre a ridosso delle campagne di raccolta. Il Presidente Calvani ha sottolineato che l'irregolarit dei braccianti agricoli stranieri dovuta soprattutto alla lentezza da parte della Direzione del lavoro nel rilasciare i permessi per la regolarizzazione. "Sono state presentate mille domande per l'assunzione di braccianti - ha spiegato - ma ne sono state concesse solo seicento. Altro punto disapprovato quello relativo ai sindacati di categoria. "Invece di salvaguardare i nostri prodotti - continua Danilo Calvani - stringono accordi con i paesi nord-africani che portano in Italia merci a costi bassissimi con i quali per noi impossibile competere.". "Lo Stato - hanno detto i manifestanti - dopo averci obbligati a questi onerosi impegni, sigla patti e accordi con i paesi extra-comunitari che non hanno garanzie sanitarie, dove il costo del lavoro non superiore a due euro al giorno e dove i bambini vengono sistematicamente sfruttati. Ed invece gli unici controllati siamo noi". Una situazione che potrebbe diventare una miscela esplosiva e pericolosa per molti strati sociali, essendo l'agricoltura una delle risorse principali dell'economia pontina. "Sento la responsabilit di intervenire prima che accada qualcosa di irrimediabile ha concluso il presidente Calvani. I Comitati Riuniti Agricoli, che hanno inviato una dettagliata informativa a riguardo al presidente della Provincia Cusani e ai sindaci dellagro pontino, stanno intanto organizzando una manifestazione di massa da tenersi nei prossimi giorni con il coinvolgimento di migliaia di persone.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 03/07/2007 Ore 13:42