In primo piano nel Lazio il problema dello smaltimento dei rifiuti che rischia di raggiungere livelli di emergenza come quelli della Campania se non si predispongono interventi concreti in tempi rapidi.In attesa della presentazione ufficiale del piano regionale da parte del presidente della Giunta Piero Marrazzo nella sua qualit di specifico commissario straordinario di governo, sulla delicata questione si svolto ieri a Latina un vivace consiglio provinciale. Proprio lamministrazione provinciale di centrodestra guidata dal forzista Armando Cusani tra gli enti pi scettici sulla validit del piano regionale, di cui per la verit al momento si conoscono solo poche indicazioni. In particolare si appreso che si punta sul potenziamento della raccolta differenziata che si cercher di portare ad una percentuale del 45 per cento, sullutilizzo di impianti tecnologici anche sperimentali, e sulla chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso tecniche di valorizzazione energetica o gasificazione con sei linee di esercizio sui tre impianti di Colleferro, San Vittore e Roma-Malagrotta. La Provincia di Latina, in cui sarebbero previsti tre impianti di compostaggio presso cui effettuare la trasformazione dei rifiuti in combustibile, ritiene per insufficiente il numero di termovalorizzatori e chiede che ne venga realizzato un altro proprio sul territorio pontino. Inoltre, nonostante tra i principali obiettivi della Regione ci sia anche la graduale chiusura delle tradizionali discariche, il loro utilizzo resta per tuttora indispensabile tant che lo stesso Marrazzo ha disposto lampliamento dei due invasi della discarica di Borgo Montello rispettivamente per ulteriori 360 e 290mila metri cubi. Una scelta che ha spinto lassessore provinciale allambiente Giovanchelli ad esprimere forti perplessit e a chiedere unimminente inversione di tendenza. Ma il piano regionale dei rifiuti, la cui versione definitiva dovrebbe essere resa nota la settimana prossima, sta creando problemi anche allinterno della stessa maggioranza di centrosinistra che sostiene il presidente Marrazzo. E stata in particolare la Margherita ad esprimere pubblicamente pesanti critiche soprattutto sul metodo, lasciando chiaramente intendere che la politica regionale, in questa come in altre scottanti materie, non pu continuare ad essere condizionata da una parte minoritaria della coalizione, quella cio della sinistra radicale rappresentata da Verdi e Rifondazione.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 23/06/2007 Ore 14:35