Udienza, ieri a Latina, per due distinti procedimenti penali a carico di altrettanti medici dellospedale di Fondi.Il primo coinvolge un dottore in servizio presso il Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio che il 16 luglio prossimo dovr comparire davanti al Giudice Unico di Terracina per rispondere di omicidio colposo. Il rinvio a giudizio stato disposto dal Giudice per lUdienza Preliminare Nicola Iansiti. Secondo laccusa e la parte civile, limperizia e la negligenza del medico avrebbero causato la morte di un 46enne di Lenola che sei anni fa cadde accidentalmente da un balcone. La vittima, giunta con un forte trauma cranico presso lospedale di Fondi, era stata trasferita, per essere sottoposto a Tomografia Assiale Computerizzata, presso l'ospedale di Formia e successivamente al CTO di Roma. Purtroppo la situazione era compromessa ed il paziente moriva per arresto cardiocircolatorio. Secondo la parte civile, rappresentata dallavvocato Francesco Spirito, il ritardo nella diagnosi era stato la causa del decesso in quanto ben otto ore erano passate dal ricovero al trasferimento, nonostante la presenza di elementi di allarme come la fuoriuscita di sangue dalle orecchie ed uno stato soporifero. Minuti preziosi sarebbero stati persi anche nel trasportare luomo presso l'ospedale di Formia, invece che a Latina, ovviamente pi vicina a Roma. Un procedimento che in precedenza aveva visto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero respinta dall'allora Gip Aldo Morgigni. Il difensore dellimputato, l'avvocato Virginio Palazzo, ha sottolineato, fra laltro, lesistenza di ben quattro perizie che escludono responsabilit del suo assistito. Elementi che secondo il GUP non sono per sufficienti ad evitare un dibattimento. Laltro processo riguarda un medico specializzato in chirurgia plastica, imputato davanti al collegio penale presieduto dal Giudice Raffaele Toselli, per aver dirottato pazienti dalla struttura pubblica a quella privata dove prestava la sua opera senza la necessaria autorizzazione della ASL. Nel corso delludienza di ieri sono stati ascoltati una decina di testimoni che avrebbero dichiarato di aver pagato circa 250 euro per l'asportazione di nei, angiomi ed escrescenze. Il processo stato poi aggiornato per lescussione delle parti e di altri testi.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 01/06/2007 Ore 13:49