Unampia discussione tra forze politiche e sociali e, se necessario, il coinvolgimento dei singoli cittadini attraverso una consultazione informale o una raccolta di firme.E la richiesta-proposta del Comitato per la difesa dei diritti dei cittadini di Fondi che torna ad esprimere perplessit relativamente ai lavori di riqualificazione della zona di Piazza De Gasperi. Dopo aver espresso dubbi nei giorni scorsi sui disagi alla circolazione automobilistica e al passaggio pedonale provocati dallallestimento dellarea cantiere, il comitato presieduto dallavvocato Francesco Fusco lamenta ora la possibile scomparsa del cosiddetto Giardino della pace, larea verde che si affaccia su via Ponte Nuovo, donata alla citt di Fondi nei primi anni 90 dalla Comunit ebraica di Roma alla presenza, tra gli altri, dellallora rabbino capo Elio Toaff e dei principali amministratori cittadini. E vero dice fra laltro Fusco - che il Comune di Fondi, nella propria autonomia e nel rispetto delle leggi, ha ampia discrezionalit; ma la possibile scomparsa del "Giardino della Pace", segno di profonda amicizia fra Fondani ed Ebrei, forse doveva essere comunicata pubblicamente e soprattutto preceduta da un accordo condiviso fra le due comunit. Come riferito nei giorni scorsi, la stessa area verde era stata indirettamente oggetto di unaltra clamorosa vicenda. Al suo interno si trovano infatti alcuni giochi solitamente usati da bambini che, proprio a causa dellinizio dei lavori nella zona di piazza De Gasperi, il Comune vorrebbe spostare in una parte del giardino attiguo alla vicina scuola materna Maria Pia di Savoia. Quando, mercoled scorso, gli operai si sono presentati in via Edificio Scolastico per ripulire e transennare circa la met dellarea da destinare ad uso pubblico, si sono per trovati di fronte alla contrariet di bambini, maestre, genitori e dirigenti scolastici i quali, fra laltro nemmeno preavvisati, hanno ottenuto il rinvio delle operazioni, subordinandole a specifiche garanzie sullutilizzo dello spazio verde, e comunque facendole rimandare a dopo la chiusura della scuola. Proprio su questa vicenda lavvocato Fusco chiede di ascoltare il punto di vista del maggior numero possibile di cittadini.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 28/05/2007 Ore 14:58