Ennesimo atto vandalico ai danni di una struttura pubblica di Fondi, forse ad opera di alcuni giovinastri in vena di gratuite bravate.Un incendio di chiara origine dolosa infatti divampato poco prima delle 21 di sabato all'esterno della palestra della scuola "Alfredo Aspri", nella zona compresa tra ledificio scolastico e la tensostruttura di via Gobetti. Il fuoco stato appiccato a del materiale cartaceo situato in un piazzale esterno in quanto destinato al macero. L'infiammabilit della carta ha originato subito una sorta di fal visibile a diversi metri di distanza. Le fiamme, tra l'altro, rischiavano di attaccare la porta della struttura e gli infissi, con il rischio di propagarsi all'interno della palestra. Grazie allallarme lanciato da un residente, sul posto sono fortunatamente giunti i Falchi della Protezione Civile di Fondi e i Carabinieri della stazione cittadina la cui prontezza ha impedito che il rogo si propagasse e provocasse ingenti danni. La tempestivit dellintervento stata favorita anche dallutilizzo della nuova autobotte da qualche giorno a disposizione dei volontari del presidente Mario Marino. Le indagini condotte dai Carabinieri comandati dal maresciallo Emilio Mauriello hanno portato a capire subito che si trattato di una deprecabile bravata, non essendo i documenti bruciati di particolare importanza. Nel corso del sopralluogo sarebbero stati individuati anche dei danneggiamenti a delle finestre della scuola che gli stessi autori dellincendio avrebbero tentato di rompere con dei sassi. I vetri anti-sfondamento hanno per impedito che questo avvenisse. Prevedibile rammarico per laccaduto stato espresso dallassessore comunale alla pubblica istruzione Egidio Turchetta che, nel ricordare come siano purtroppo numerosi gli atti vandalici a danno di varie strutture cittadine, ha preannunciato che lamministrazione comunale sta valutando la possibilit di installare impianti di video-sorveglianza nei pressi dellAspri e di alcuni altri edifici scolastici. Iniziative simili sono state gi adottate per il centro culturale e la biblioteca Di Sarra e per alcuni impianti sportivi. E evidente per che il problema prima di tutto di natura culturale. Senza una diffusa presa di coscienza che porti al rispetto dei beni collettivi soprattutto da parte dei pi giovani ogni rimedio risulter infatti quantomeno incompleto.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 14/05/2007 Ore 14:42