In un comunicato stampa intitolato significativamente “chi vuol chiudere il San Giovanni di Dio?”, è in particolare il segretario cittadino dei DS Bruno Fiore a ritenere necessario un preciso intervento a tutti i livelli per salvaguardare il diritto alla salute, la gestione economica dell'azienda e l'immagine dell’Ospedale.”Tutto ciò che durante la gestione del Direttore generale Ernesto Petti era stato messo in atto per preservare la funzionalità dell'Ospedale di Fondi e per potenziarne alcuni servizi già oggi di eccellenza – dice Fiore - pare sia messo in discussione da fatti che apparentemente non trovano alcuna giustificazione logica”. “Non possiamo permettere – prosegue il segretario dei DS - che il nosocomio fondano appaia una nave alla deriva, senza una dirigenza capace di tenere sotto controllo nemmeno la turnazione degli anestesisti della sala operatoria”. “Conosciamo ed apprezziamo l'impegno del Dottor Rosario Sciuto, Direttore del Presidio ospedaliero di centro, ma episodi come quello verificatosi durante quest'ultima settimana devono trovare una risposta chiara sulle responsabilità interne che hanno portato ad un grave disservizio” spiega il segretario fondano della Quercia riferendosi alla vicenda, ampiamente riferita nel corso delle precedenti edizioni del nostro tg, relativa alle cinque pazienti che sono state preparate per essere sottoposte a delicati interventi di ginecologia per poi essere avvisate, solo all'ultimo momento e dopo una lunga attesa, che le operazioni non si sarebbero più tenute per l'assenza di un anestesista. “Su tutto ciò – dice Bruno Fiore - deve essere fatta chiarezza con un'indagine interna che individui i responsabili di tale mancanza di organizzazione. Perché questo episodio ha causato un disagio enorme alle pazienti ed alle loro famiglie; ha provocato un danno economico all'azienda sanitaria in quanto impegnare il medico chirurgo, gli infermieri e preparare la sala operatoria ha avuto un costo, aumentato dal mancato introito per le prestazioni non effettuate; e infine ha procurato un danno all'immagine dell'Ospedale considerando, fra l’altro, che quattro delle cinque pazienti rinviate a casa non sono di Fondi”. I Democratici di Sinistra fondani riaffermano con forza di non credere che ci sia un progetto studiato a tavolino per depotenziare il San Giovanni di Dio a vantaggio di altre strutture ospedaliere della zona, ma “davanti a tanta insipienza gestionale” dichiarano al contempo di cominciare a supporre che si sia creata una sorta di boicottaggio interno alla stessa struttura ospedaliera. “Su questo aspetto – dice sempre Fiore - chiediamo sia fatta chiarezza estrema per individuare al più presto eventuali responsabilità”. A tal riguardo l'invito a promuovere un'indagine è rivolto a tutti i responsabili dell’ASL, a partire dal Direttore Generale facente funzioni Giuseppe Testa e dal direttore sanitario Carlo Saitto. I DS ricordano poi che, insieme alle altre forze politiche del centro sinistra, hanno sollecitato il Presidente della Regione Marrazzo a procedere alla nomina del Direttore generale della ASL di Latina, come noto attesa ormai da oltre due mesi. “Questa nomina – afferma Fiore - non è più rinviabile in quanto ogni giorno che passa aggrava una situazione complessa, rendendo più difficile il lavoro del futuro manager. Fra l’altro non vi sono ostacoli di alcuna natura perché non venga effettuata subito”. Il segretario dell’Unità di Base dei DS fondani conclude auspicando che con l'approssimarsi della stagione estiva i problemi organizzativi e gestionali di centri nevralgici dell'Ospedale, come per esempio il Pronto Soccorso, siano affrontati tempestivamente con un tavolo tecnico che veda la partecipazione del responsabile dei rappresentanti sindacali, del responsabile del Presidio ospedaliero e degli attuali dirigenti provinciali della ASL.