Ancora sulla maxi-operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri in diversi centri della provincia di Latina, tra cui in particolare proprio Fondi. Prevedibile ed ampio il clamore nel nostro comprensorio, visto che dodici delle trentasei persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare sono residenti tra Fondi, Monte San Biagio e Campodimele.Per quanto riguarda la nostra zona, i provvedimenti restrittivi, complessivamente 31 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, hanno riguardato tre familiari referenti di una ditta di autotrasporti fondana gi coinvolti in precedenza in fatti analoghi, soprattutto in uninchiesta condotta dalla Polizia nel marzo dello scorso anno relativamente a presunte intimidazioni per il controllo del trasporto su gomma proveniente e destinato al MOF. Si tratta di un 51enne originario di Minturno, di suo figlio di 28 anni e di un suo nipote 31enne. Coinvolta anche una loro parente di 46 anni. Loperazione denominata Lazial fresco prende il nome proprio dalla loro ditta di autotrasporti nei cui camion frigo la droga, nascosta tra frutta e verdura, arrivava in zona dai porti di Gaeta o Civitavecchia o addirittura dalla Spagna e dalla Germania. Sempre a Fondi sono stati poi arrestati un 36enne, un 35enne, un 27enne ed una 32enne, tutti residenti nella zona della cosiddetta 167 e gi noti alle Forze dellOrdine; e, ancora, un 46enne e la sua compagna di 41 anni residenti nella zona de Le Spinete, gestori, a quanto si appreso, di un bar a Fondi. Il fratello della donna, un 35enne, stato invece fermato a Campodimele. A Monte San Biagio, infine, stato bloccato un 39enne, referente di unaltra ditta di autotrasporti sempre di Fondi e fra laltro figlio del 66enne reo confesso di un omicidio avvenuto circa tre anni fa nelle campagne del paese. Per loro, come daltronde per tutti gli altri arrestati, tra oggi e domani dovrebbero gi iniziare gli interrogatori di garanzia davanti al Giudice per le Indagini preliminari Giuseppe Cario che ha firmato le ordinanze dopo la richiesta, avanzata gi nel luglio dello scorso anno, dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani. La maxi operazione dei Carabinieri, iniziata nel luglio del 2005 e condotta nel massimo riserbo in questi quasi due anni, ha permesso, attraverso soprattutto intercettazioni telefoniche ed ambientali, di risalire ad un traffico internazionale di droga che dal Sud-America, in particolare dallArgentina, arrivava via aerea o via mare in Spagna. Da qui giungeva nel sud-pontino attraverso i collegamenti con i porti di Gaeta e Civitavecchia o, attraverso il trasporto su strada. In molti casi, come detto, la sostanza stupefacente era nascosta tra carichi di frutta e verdura destinata ufficialmente al Mercato Ortofrutticolo di Fondi, i cui operatori, bene sottolinearlo, sono risultati assolutamente estranei alla vicenda. Si trattava insomma di una copertura allinsaputa dei destinatari, fra laltro gi utilizzata in precedenti occasioni. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 80 chili di hascisc e 40 di cocaina. Il maxi blitz per lesecuzione delle ordinanze di custodia cautelare scattato allalba di ieri, ha visto impegnati oltre 150 Carabinieri ed ha riguardato Latina, Gaeta, Terracina, Aprilia, Cisterna, Torbellamonaca e, appunto, Fondi. Alcuni arresti sono stati effettuati anche in Sardegna e, con la collaborazione dellInterpol, addirittura in Spagna. Oltre alla droga sono stati sequestrati numerosi documenti ed alcuni congegni elettronici presumibilmente utilizzati per rilevare la presenza di spie e microchip. Dalle intercettazioni inoltre emerso che i vari indagati, sospettando evidentemente di essere sotto controllo, cambiavano i loro numeri di telefono ogni due-tre giorni e utilizzavano nelle loro comunicazioni una sorta di codice cifrato in cui ad ogni lettera corrispondeva un numero. Nei confronti degli arrestati, il cui complessivo volume di affari si aggirava sui 100mila euro al mese e dunque complessivamente almeno sul milione di euro, non stato per il momento contestato il reato di associazione a delinquere anche se non escluso che, dopo le verifiche sulla cospicua documentazione sequestrata, possa esserci una decisione in tal senso da parte degli inquirenti. La clamorosa operazione stata illustrata nella tarda mattinata di ieri a Latina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il Colonnello Leonardo Rotondi comandante provinciale dei Carabinieri e il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Mancini. Il primo ha evidenziato che ci si trova di fronte ad elementi certi di colpevolezza e che lindagine stata condotta in maniera molto empirica, visto che partita dal sequestro di appena qualche grammo di cocaina a Latina fino ad arrivare al traffico internazionale con il Sud-America. Relativamente al ruolo del Mercato Ortofrutticolo di Fondi il colonnello Rotondi ha affermato che Il Mof produce tanta ricchezza e tanto lavoro, sede di persone che si cimentano e lavorano seriamente. Considerati la grandezza, il volume di affari, il notevole quantitativo di frutta e verdura che giornalmente vi transita, per anche luogo dov possibile occultare o far sviluppare altri tipi di interessi. Anche per la presenza di personaggi che in passato hanno tratto illeciti profitti proprio da attivit criminose. Il Procuratore Mancini, dal canto suo, ha sottolineato limportanza delle intercettazioni telefoniche (oltre 140 le utenze poste sotto controllo) ed ambientali, nonch gli appostamenti ed i pedinamenti (diciotto i veicoli seguiti). Il capo della Procura ha poi spiegato che con questa operazione stato inferto un durissimo colpo al traffico di stupefacenti anche se le attivit criminali ad esso connesse restano purtroppo diffuse in tutto il territorio provinciale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 08/05/2007 Ore 14:28