Sotto la minaccia di taglierini, hanno costretto la funzionaria fondana direttrice della banca, tre impiegati e due clienti presenti ad entrare in un bagno. Non riuscendo ad aprire la cassaforte munita di timer, hanno arraffato il maggior numero possibile di contanti dalle casse, poco meno di diecimila euro. I malviventi sono poi fuggiti in direzione Formia a bordo di un Panda grigia vecchio modello, alla guida della quale sembra li attendesse un terzo complice. Sul posto sono giunti poco dopo i Carabinieri della stazione itrana comandati dal maresciallo Giovanni Persico e quelli del nucleo radiomobile di Gaeta coordinati dal capitano Cosimo Di Caro. I militari hanno disposto diversi posti di blocco in varie direzioni ed effettuato tutti gli accertamenti scientifici e ambientali di rito, compresa la visione delle riprese delle telecamere a circuito chiuso della banca. Almeno finora, però, dei rapinatori nessuna traccia. L’auto è stata invece ritrovata nella tarda serata di ieri nei pressi dell’Acquapark di Itri, dove è stata abbandonata per essere probabilmente sostituita con un’altra vettura. La Panda è risultata rubata qualche ora prima nella zona dei Castelli Romani. Il colpo desta ulteriore clamore perché lo stesso istituto di credito era stato rapinato lo scorso 16 novembre, sempre da due uomini col volto travisato ed armati di taglierino. In quell’occasione il bottino era stato ancora più consistente visto che i malviventi - approfittando del giorno di scadenza per il versamento di Iva, Irpef e contributi previdenziali – si erano impossessati di circa 90mila euro. Gli inquirenti non escludono che a compiere le due rapine sia stata la stessa banda.