Colpo di scena nel processo che vede imputati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione un 58enne di Monte San Biagio; una rumena di 55 anni con cui sposato; un 42enne di Cassino ed un'altra rumena di 37 anni.Nel corso di una nuova udienza del dibattimento svoltasi ieri a Latina un testimone ha infatti clamorosamente ritrattato le dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria costringendo il pubblico ministero a rimettere gli atti alla Procura e ad ipotizzare a suo carico il reato di falsa testimonianza. Luomo, residente a Monte San Biagio, che in precedenza avrebbe riferito alle forze dellordine che indagavano sul caso di aver pagato un centinaio di euro per avere rapporti sessuali con una delle ragazze presenti nel locale, ha dichiarato che questo non mai avvenuto e che nessuno degli imputati gli ha proposto una cosa del genere. Il collegio ha pertanto aggiornato il processo al prossimo 5 dicembre. In quelloccasione dovrebbero essere sentiti anche tre agenti del Commissariato di Fondi ieri assenti. I quattro imputati, finiti in carcere nellottobre del 2005 nellambito di unindagine condotta proprio dalla Polizia di Fondi, sono accusati, in sostanza, di aver utilizzato un locale di Monte San Biagio, ufficialmente aperto come club priv, organizzandovi allinterno un vero e proprio giro di squillo, in particolare nigeriane e, appunto, rumene. A sostegno dellaccusa ci sarebbero innumerevoli intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che una cospicua documentazione sequestrata, tra cui diverse agendine sulle quali sarebbero stati riportati vari ricorrenti nominativi di presumibili clienti. Gli avvocati difensori, tra cui Angelo Palmieri, sostengono invece che nel club non ci fosse in alcun modo prostituzione ma, al massimo, un consenziente e disinteressato scambio di coppie.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 12/04/2007 Ore 14:31