Anche se per operazioni meno consistenti di quelle portate a termine nellautunno scorso, ruspe di nuovo in azione ieri mattina nella zona costiera fondana di Tumulito.Senza alcun preavviso e alla presenza di un cospicuo numero di agenti delle Forze dellOrdine, i mezzi meccanici hanno demolito in particolare una massiccia recinzione di tufo nota coma muraglia cinese. Abbattuti anche alcuni manufatti di piccola dimensione rimasti in piedi dopo il precedente intervento che port, come noto, allabbattimento di unottantina di manufatti abusivi tra cui vere e proprie ville. Dal Comune di Fondi sono intanto partite un centinaio di nuove comunicazioni con le quali si informano i proprietari di costruzioni ritenute abusive e insanabili che stato avviato il relativo procedimento amministrativo per labbattimento. Una volta ricevuta la segnalazione, coloro che possiedono una casa su quei terreni - vincolati dalle leggi ambientali e idrogeologiche, nonch dagli usi civici dovranno decidere se presentare o meno ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. La prima fase degli abbattimenti ha riguardato immobili situati entro gli 80 metri dalla battigia lungo un chilometro e mezzo circa di costa. La seconda fase prevede invece la demolizione degli immobili fino a 200 metri dalla duna, limite segnato dal cosiddetto canale delle Acque basse. Successivamente dovrebbe prendere il via anche una terza ed ultima fase che, nel rispetto del divieto di costruire a meno di 300 metri dal mare, vedr le ruspe impegnate a radere al suolo ogni costruzione per ulteriori 100 metri di profondit. Al posto degli immobili abusivi finora abbattuti gi parzialmente riemersa la tipica ed incantevole duna su cui sar reimpiantata la caratteristica macchia mediterranea. Le demolizioni sono comunque state accompagnate, come noto, da aspre polemiche per la presunta violazione di alcuni obblighi di legge da parte del Comune; e sono tuttora oggetto di controversie giudiziarie davanti al Consiglio di Stato e alla Corte dappello di Roma chiamati a sentenziare rispettivamente sulla legittimit delle ordinanze di abbattimento e sulleffettiva esistenza degli usi civici. In alcuni casi stata addirittura ipotizzata la richiesta di risarcimento danni a carico dellamministrazione comunale che non avrebbe avuto il diritto di intervenire su quelle aree in assenza di uno specifico provvedimento di reintegra. Unipotesi - definita per dal sindaco Parisella come un vero e proprio spauracchio che si tende a generare attraverso notizie allarmanti e fuorvianti - emersa allindomani della decisione del commissario interregionale agli usi civici, Carletti, il quale ha nominato un perito per la verifica dellesistenza proprio del vincolo degli usi civici lungo il litorale di Fondi. Il Comune asserisce, in pratica, che quei terreni siano di uso civico e dunque nella disponibilit collettiva; gli occupatori sostengono al contrario che tali aree sarebbero state oggetto di conciliazione tra il 1942 ed il 1945, risultando dunque al di fuori del demanio. Secondo Parisella, per, nulla di nuovo emerso dalla sentenza del Commissario Carletti, il quale si pronunciato sullo stesso oggetto di due precedenti giudizi in cui lo stesso giudice ha confermato la natura degli usi civici del demanio di Selva Vetere. Aver voluto disporre la consulenza - prosegue il primo cittadino fondano - non significa minimamente contraddire precedenti pronunciamenti in merito, ma solo avere ulteriore conferma degli stessi che - al pari di tante altre sentenze dello stesso Commissariato agli Usi Civici, della Corte dAppello e della Commissione feudale - hanno sempre riconosciuto e affermato la natura di uso civico dei terreni in questione. Lo spettro della richiesta dei danni per le opere di demolizione, che invece potrebbe risolversi in un autogol conclude il Sindaco - non preoccupa lAmministrazione comunale, che sta perseguendo con coerenza sulla strada dellaffermazione dei diritti della collettivit e dellutilizzo pubblico di un bene di rilevante interesse ambientale, la cui tutela e salvaguardia viene costantemente dichiarata essenziale anche da recenti sentenze della Corte Costituzionale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 24/03/2007 Ore 13:55