Alla soddisfazione della Regione, e in qualche maniera dello stesso Comune capoluogo, si contrappone però lo scetticismo dell'Amministrazione provinciale di Latina che ha disertato la firma del protocollo d’intesa.In una lettera inviata a Marrazzo alla vigilia della sua venuta a Latina, il presidente provinciale Armando Cusani ha infatti confermato tutte le sue critiche rispetto all’operato della Regione, i cui atti sono stati finora improntati, a suo parere, a favorire Roma a danno delle altre province e di quella di Latina in special modo. Cusani ha spiegato che “il dissenso non è politico, ma investe un approccio metodologico della Regione fortemente lesivo dell'impianto dell'articolo 118 della Costituzione e delle prerogative di programmazione che la Legge ha conferito in via esclusiva alla Provincia”. Successivamente alla sottoscrizione del protocollo d’intesa non ci sono stati ulteriori commenti ufficiali da via Costa, ma su un giornale on-line, ritenuto vicino proprio al presidente della Provincia, nel tardo pomeriggio di ieri è comparso un commento a dir poco caustico. “Attorno al cosiddetto Progetto Latina – vi si legge fra l’altro - è stato creato un vero e proprio fenomeno mediatico che ha suscitato grande attesa e tantissima speranza, soprattutto tra le parti sociali e gli ambienti istituzionali locali. Dopo le tante riunioni e dopo gli annunci altisonanti, il lavoro svolto si è però ridotto, con grande sorpresa e costernazione generale, ad un misero Protocollo d'Intesa costituito da pochissimi fogli e senza alcun valore programmatico né sul versante economico-finanziario né sul piano giuridico-amministrativo”. “Si tratta – prosegue la nota - di un elenco della spesa asettico e grossolano, privo di ogni analisi e di ogni prospettiva di sviluppo economico e sociale per il nostro territorio provinciale. La pochezza politica e programmatica del documento è la dimostrazione lampante di un governo regionale esistente solo sul piano mediatico, ma incapace sul piano politico e culturale di indirizzare e programmare lo sviluppo in maniera moderna ed efficiente”. Un commento chiaramente negativo al quale se ne aggiungeranno prevedibilmente altri nei prossimi giorni. E non è difficile immaginare che alcuni di essi verranno proprio dal nostro comprensorio, i cui rappresentanti politici ed istituzionali, quasi tutti di centrodestra, hanno già espresso in più occasioni fortissime perplessità relativamente all’azione della maggioranza di centrosinistra che governa la Regione. Se si esclude la conferma dell’istituzione del distretto agroalimentare di qualità, che interesserà ovviamente il comparto ortofrutticolo della nostra città, nel protocollo d’intesa firmato ieri non sembrano infatti esserci altri elementi importanti a sostegno dell’economia fondana. A cominciare dal problema della viabilità e delle infrastrutture che non potrà certo essere risolto con la cosiddetta Roma-Latina o con la Pedemontana di Formia.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 16/03/2007 Ore 14:24