Nel corso dell’operazione, iniziata circa quattro mesi fa e denominata “gioco sporco”, sono state elevate anche sanzioni amministrative di 2mila euro per ogni videopoker sequestrato, a carico sia dei gestori che degli esercenti delle macchinette. Ad operare è stato in particolare il Nucleo Mobile della Compagnia fondana, comandato dal maresciallo Mauro Masiello, che ha controllato una ventina di bar e ristoranti tra Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Sperlonga e Campodimele. Gli apparecchi sequestrati sono risultati scollegati dalla rete telematica dell’Amministrazione dei Monopoli. In questa maniera era possibile sfuggire ai controlli previsti dalla normativa in materia e decidere i premi da assegnare ai giocatori. Ma soprattutto si evitava di riconoscere allo Stato la percentuale sul numero di giocate. I titolari dei locali in questione avrebbero così frodato all'erario il 30-35 per cento delle somme dovute. Inoltre sono stati trovati congegni applicati alle macchinette che rendevano le vincite molto esigue, ingannando pertanto anche gli ignari giocatori. A destare ulteriore preoccupazione contribuisce il fatto che molti dei titolari degli esercizi controllati si affidavano a gestori operanti nel territorio campano, non di rado direttamente o indirettamente collegati alla criminalità organizzata. Per avere un'idea della mole del guadagno illecito ottenuto dai trasgressori della legge, le Fiamme Gialle hanno fatto notare che, a fronte del 5 per cento lordo che si ricava dagli incassi delle macchinette legali, questi esercenti riforniti dai gestori campani percepivano invece il 20 per cento netto. Secondo gli inquirenti non si può escludere che queste condizioni favorevoli siano rese possibili anche dal riciclaggio di danaro di provenienza illecita. Tutto il voluminoso fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Latina ed è possibile che nell’immediato futuro si giunga anche a denunce penali per truffa allo Stato ed evasione fiscale. Sulle macchinette confiscate saranno invece effettuate verifiche da parte di tecnici dei Monopoli per risalire al totale esatto delle giocate illecite effettuate. In base agli accertamenti della Finanza sono scattati, come detto, anche i provvedimenti di chiusura temporanea per quattro locali, emessi, in quanto di propria competenza, dalla Questura di Latina.