e già contenuto nella relazione della Direzione Nazionale Antimafia che denuncia l'acquisizione di terreni nel territorio pontino da parte di persone legate alla criminalità campana.
“E' un settore vulnerabile,bisogna studiare forme di tutela -spiega Cirilli – soprattutto per una serie di fattori che lo rendono oggettivamente debole”.
Il primo fattore di debolezza è dato dal fatto dell'incertezza dei prezzi di vendita dei prodotti che non permette di predisporre piani finanziari attendibili.
Un altro fattore di debolezza si evince dalle modalità di accesso ai fondi comunitari:non si tratta mai di contributi a fondo perduto ma di cofinanziamenti e quindi l'agricoltore deve impegnare una parte del proprio capitale in attesa di poter poi recuperare con il raccolto una parte di quanto investito,e ciò accade in tempi molto lunghi.
In queste condizioni diventa facile cadere nelle mani di persone che
si offrono apparentemente per acquistare, prestare denaro e che realmente trovano in questi fattori di debolezza per gli agricoltori una forma per riciclare denaro proveniente da attività illecite.
“Bisogna creare un fondo di garanzia - continua Cirilli- che tuteli gli investimenti degli imprenditori e non li obblighi ad esporsi in maniera pericolosa dal punto di vista economico”.