Torniamo ad occuparci dellomicidio di Luciano De Lucia, il 42enne casertano ucciso a coltellate nella serata del 12 gennaio scorso nella zona di Monte Vago a Fondi.Luigi Gaudino - il 23enne anchegli casertano, responsabile del delitto - ha infatti deciso di parlare con i magistrati. Assistito dallavvocato Claudio Sgambato, nella tarda mattinata di ieri il giovane ha infatti incontrato il sostituto procuratore Luigi Spinelli nel carcere di Latina, dov rinchiuso sin dalla notte del tragico episodio. A determinare questa svolta pare sia stato il superamento di quel forte stato di shock che lo avrebbe bloccato mentalmente dopo lomicidio. Gaudino, che finora si era avvalso della facolt di non rispondere, avrebbe in sostanza negato la premeditazione dellatto, raccontando che quella sera era stato minacciato, anche di morte, sia telefonicamente che personalmente, dalla vittima, giunta a Fondi per riprendere oggetti ed effetti personali, insieme alla figlia Maria Carmencita, ex fidanzata del ragazzo, e allaltro figlio Giuseppe. Spaventato dalle minacce, il 23enne si sarebbe chiuso in casa e, di fronte allinsistenza di De Lucia che minacciava di sfondare la porta, avrebbe aperto solo dopo aver preso dalla cucina un coltello a scopo di difesa. I ricordi dellomicida sono invece meno chiari relativamente a quanto avvenuto in seguito. Davanti al magistrato avrebbe riferito solo di una colluttazione, al termine della quale si trovato con le mani sporche di sangue. Negata comunque con decisione lipotesi della premeditazione e della stessa volont di uccidere qualcuno. In attesa delle valutazioni sia del sostituto procuratore che del giudice per le indagini preliminari, il legale difensore, che non ha ancora deciso se presentare o meno istanza per una perizia psichiatrica, ha intanto chiesto che il suo assistito venga seguito in carcere da un medico specialista. Come si ricorder, la tragedia si consumata in un monolocale al pian terreno di via Tempio di Iside. Guadino colp con quattro coltellate, di cui una mortale al cuore, De Lucia e fer gravemente allarteria femorale la sua ex fidanzata. La ragazza fu strappata alla morte grazie al pronto intervento dellequipe di chirurgia dellospedale di Fondi. Il fratello 19enne fu ferito invece solo in maniera lieve. I tre erano giunti a Fondi, dove Guadino risiedeva dopo aver trovato lavoro come cuoco presso un ristorante del litorale, per riprendere vestiti ed oggetti che la ragazza aveva lasciato nel suo appartamento dopo la rottura della loro relazione. Laccusa sostiene che si tratt di un omicidio premeditato con laggravante dei futili motivi. I difensori del giovane punterebbero invece sulleccesso di difesa.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 09/02/2007 Ore 15:55